Anche se in fatto di smartphone Sony ha evidentemente perso smalto, in materia di fotocamere sa ancora il fatto suo. Specialmente da quando le divisioni smartphone e imaging collaborano più a stretto contatto. Oltre al nuovo Sony IMX686, l’azienda ha annunciato anche una nuova tecnologia definita 2×2 On-Chip Lens. L’obiettivo? Migliorare in maniera considerevole le capacità di messa a fuoco (e non solo) sui sensori che troviamo sugli smartphone.
Come esplicano le slide qua sopra, la struttura dei sensori OCL tradizionali prevede che sia applicata una lente su ogni pixel RGB. La variante ideata da Sony, invece, fa sì che la singola lente si espanda sui 4 pixel adiacenti per ogni colore. Ciò consente al sensore di applicare una messa a fuoco PDAF, tramite tutti i pixel, migliorandone le performance, dato che solitamente soltanto pochi pixel vengono usati per calcolare la differenza di fase.
Ma lasciamo che siano le immagini a parlare per Sony. Qua di seguito c’è una clip con sensore classico:
Questa di seguito, invece, è con la tecnologia 2×2 OCL di Sony:
La dimostrazione avviene nei due peggiori casi quando si parla di autofocus, ovvero con poca luce e su un soggetto piccolo e non centrato nell’inquadratura. Nel primo caso la messa a fuoco tentenna e non riesce a mettere del tutto a fuoco la macchinina, mentre nel secondo il tutto avviene con estrema precisione e in pochissimo tempo.
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