Non si può certo dire che Nexus 6P sia stato uno smartphone fortunato, fra i problemi riscontrati a batteria, ricarica e il famigerato bend test. La stessa Huawei ha affermato di aver incontrato più di una difficoltà nel suo sviluppo, senza parlare dei vari casi di bootloop che ha affetto il dispositivo. A tal proposito, fu avviata un’azione legale nei confronti di Google e Huawei e oggi, a due anni di distanza, è stato raggiunto un accordo fra le parti.
Ecco perché la giuria ha deciso che le aziende debbano corrispondere un risarcimento fino a 400$ nei confronti di tutti gli acquirenti di Nexus 6P a partire dal 25 settembre 2015. Questo perché sia Google che Huawei sarebbero state consce del problema hardware causa del fenomeno di bootloop, ma senza aver attuato le dovute precauzioni per risolverlo, causando un danno non indifferente ai consumatori. Alcuni utenti erano già stati risarciti, non economicamente ma ricevendo gratuitamente un’unità di Google Pixel XL. In questo caso il risarcimento ammonta ad un massimo di 10$.
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