Nel mentre si discuta sullo stato delle reti mobile, la Commissione Europea ha annunciato l’arrivo di un grosso finanziamento da 573 milioni di euro per l’Italia. L’obiettivo di questo investimento è l’espansione della fibra ottica nel nostro paese, soprattutto in tutti quei comuni più o meno piccoli dove vige la dura legge del “Digital Divide”. Come asserito dal programma in questione, la volontà è quella di fornire una connessione ad almeno 100 Mb/s all’85% di case, luoghi pubblici, scuole, ospedali e così via.
Il progetto avviato dall’Unione Europea, pubblicato lo scorso 4 aprile, avrà come obiettivo circa 7000 comuni italiani e riguarderà un totale di circa 12.5 milioni di abitanti, oltre ad 1 milione di aziende. Questi fondi europei vogliono portare avanti lo sviluppo della banda larga nella nostra nazione, arrivando a coprire il 20% della popolazione, in modo da portare sempre più comuni sullo stesso piano a livello infrastrutturale.
Il piano prevede lo sviluppo della rete di fibra ottica entro fine 2020 in quelle che vengono definite “aree bianche“, o anche “a fallimento di mercato”, nelle 20 regioni italiane. Queste sono quelle aree difficilmente raggiungibili e/o dove si trovano numerose case sparse. Così facendo, il progetto della Commissione Europea si affianca agli investimenti attuati dai Piani Banda Larga e Ultra Larga del governo italiano, in collaborazione con Open Fiber.
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