Nella nottata – ore italiane – è stata consumata una strage in Nuova Zelanda a Christchurch. Obiettivo sono state due moschee con oltre 49 morti. Ad aprire il fuoco 4 persone, attentato anticipato da alcuni manifesti razzisti ed anti islamici. La vicenda ha, però, avuto altri risvolti agghiaccianti. Ricostruendo i fatti si è trattato, infatti, di una strage social.
Il risvolto inquietante – che ha attirato ancor più l’attenzione sull’episodio – è stata la comparsa via tweet della lista degli assassini di attentati a sfondo religioso, seguito poi dal live della strage trasmesso via Facebook. Chiaramente il video, dalla durata di 17 minuti, è stato subito oggetto di attenzione da parte delle autorità.
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In un primo momento, infatti, la polizia della Nuova Zelanda ha esortato a non condividere il video. Ad ogni modo è arrivato pronto l’intervento di Facebook che ha rimosso il live. L’accaduto va oltre la vicenda in sé ed il lato social della strage potrebbe aprire ad alcuni scenari poco piacevoli anche in termini di emulazione.
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