Anche se progressivamente calata, la febbre di Pokémon GO non evitò di causare situazioni controverse. Una di queste è la localizzazione di Pokéstop e Palestre nei pressi di case e soprattutto proprietà private. Così facendo capita che alcuni giocatori più “audaci” (per non essere offensivi) invadano le proprietà altrui per avere bonus o combattere gli avversari. Ma una causa legale intentata contro Niantic in California porrà rimedio a tutto ciò.
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Il tutto risale al 2016, quando un cittadino del New Jersey, Jeffrey Marder, denunciò Niantic Labs, The Pokémon Company e Nintendo. La denuncia riguardava proprio la spinta che il gioco darebbe ai giocatori di entrare nelle proprietà private per avere accesso a Pokéstop e Palestre Pokémon. Almeno 5 volte è capitato che qualcuno bussasse alla porta di Jeffrey per chiedergli di poter entrare nel suo giardino posteriore e catturare Pokémon comparsi in quel punto.
Nel caso venisse approvata, e ci sono buone probabilità, ecco cosa comporterebbe:
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