Nell’ultimo periodo si è parlato tanto del problema dello spionaggio, specialmente per quanto riguarda i guai di Huawei. Ma stavolta non si tratta di un battibecco tra superpotenze mondiali, bensì di un vero e proprio furto riguardante progetti e dati dell’auto a guida autonomia di Apple.
Di questo particolare modello si è parlato in varie occasioni: tra alti e bassi, sembra che il progetto vada avanti ma non senza qualche intoppo. In questo caso tutto è bene quel che finisce bene: Jizhong Chen, un dipendente di Apple, è stato accusato con l’accusa di spionaggio industriale e messo in manette dall’FBI.
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L’uomo è stato visto fotografare l’interno di un’area riservata della base di Cupertino e tra i suoi effetti sono stati trovati migliaia di documenti, manuali e schemi top secret. Tutto il materiale riguardava l’auto a guida autonoma del colosso USA: nonostante il diniego dell’ingegnere si è scoperto che questi aveva fatto domanda di assunzione presso la cinese Xiaopeng Automobile.
Presumibilmente l’uomo sperava di passare alla compagnia connazionale “vendendo” i preziosi schermi di Apple; l’azienda ha negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda.
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