Nei giorni scorsi, un gestore di PEC italiano è stato oggetto di un grave attacco hacker nel corso del quale sono stati sottratti i dati di circa 500 mila account di posta elettronica certificata, con gravi conseguenze e caos in uffici e tribunali della penisola.
Stando a quanto riportato da Roberto Baldoni, responsabile della sicurezza informatica del governo, le indagini in merito all’attacco hacker PEC sono tutt’ora in corso e i dettagli sono pochi per il momento. Quello che è certo è che il suddetto attacco sarebbe cominciato lo scorso 12 novembre, da parte di hacker provenienti dall’estero. Ancora non ci sono informazioni circa la fonte dell’attacco informatico mentre gli account violati sarebbero circa 500 mila. Tra questi, almeno 98 mila apparterrebbero a magistrati, militari e funzionari del Cisr.
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Quest’ultimo ente è il Comitato Interministeriale per la sicurezza della Repubblica e comprende i ministeri della Giustizia, degli Interni, degli Esteri, della Difesa, dell’Economia e dello Sviluppo Economico, e perfino la presidenza del Consiglio dei ministri e dell’Autorità delegata.
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Il consiglio è quello di cambiare immediatamente la password del proprio account di posta elettronica certificata mentre per quanto riguarda il gestore colpito dall’attacco, secondo indiscrezioni fornite da La Stampa e da Repubblica, dovrebbe trattarsi del centro dati Telecom di Pomezia, anche se non vi sono certezze al riguardo.
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