Probabilmente da qualche settimana i giornali non ne parlano più come quando il “fattaccio” è stato scoperto. Ma la questione legata a Facebook e Cambridge Analytica è ancora aperta ed iniziano ad arrivare le prime conseguenze economiche di quanto accaduto. In Inghilterra, Facebook ha ricevuto una multa da circa 512.000€ (500.000£) per non aver avuto a disposizione sufficienti misure di protezione che potessero impedire il furto di dati personali degli utenti.
L’accusa, decisamente fondata. Infatti, la piattaforma non disponeva di strumenti a protezione della privacy che potessero neutralizzare ogni tentativo di accedere a dati personali da parte di applicazioni terze. In un rapporto di ben 40 pagine, viene raccontato il “fallimento” di Facebook, che non è stato in grado di prevedere e contrastare quello che si è verificato.
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L’ammontare della multa potrebbe non essere quello definitivo. Infatti, le autorità inglesi di competenza si riservano il diritto di eseguire ulteriori indagini e verifiche. Se fossero scoperti altri reati, il totale potrebbe aumentare considerevolmente.
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Zuckerberg ed i suoi collaboratori hanno oltretutto taciuto, cercando di riparare la situazione senza renderla mai pubblica, su una questione delicata che ha coinvolto milioni di utenti, che avrebbero certamente voluto sapere immediatamente quanto accaduto ai propri account.
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