Oggi, l’Amministratore Delegato di TIM, Amos Genish si è soffermato su diversi punti circa il futuro dell’azienda: dalla conferma del piano di lavoro fino al 2021, ad alcune dichiarazioni sull’ingresso di Iliad nel panorama italiano.
All’interno di un’intervista volta soprattutto a difendere la propria posizione rispetto ad alcuni membri del cda TIM, l’AD ha affrontato anche il discorso controverso su Iliad e gli accordi con Open Fiber. Con l’avvento del quarto operatore mobile, le carte in tavola sono completamente cambiate. A partire dall’assegnazione della linea 5G che, in parte, è stata assegnata proprio ad Iliad. Ovviamente l’ad torna a parlare anche dell’offerta di 6 euro proposta dal nuovo concorrente. Infatti, si dice soddisfatto della situazione in quanto TIM è stato l’operatore ad aver sofferto meno l’exploit della compagnia francese.
Prosegue poi ipotizzando addirittura delle ripercussioni negative per Iliad stessa, in relazione alla mega-offerta per il primo milione di utenti. Secondo Amos Genish, infatti, questa promo potrebbe avere un ritorno negativo per le casse del nuovo operatore di circa 2 euro a cliente. Inoltre, coglie l’occasione per rinnovare la posizione di forza della propria azienda sul territorio, ribadendo la qualità superiore del servizio offerto rispetto alle concorrenti. Infine, punta direttamente il dito verso Iliad, rea di non aver rispettato la legge Pisanu in materia di sicurezza: accertarsi dell’identità degli utenti prima di effettuare la sottoscrizione. La procedura consigliata dalla normativa sarebbe stata ignorata secondo alcune fonti dal nuovo operatore. Questa problematica, nel frattempo, è già al vaglio dell’Agcom e del ministero dell’interno che decideranno poi le eventuali sanzioni da comminare, qualora fossero accertate le violazioni.
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