A febbraio del 2017 è stato scoperto che dei giocattoli smart connessi, i Cloudpets, mostravano evidenti falle di sicurezza perché immagazzinavano le interazioni con i più piccoli registrando le conversazioni. Le stesse erano poi conservate in cloud senza alcuna misura di sicurezza. Nonostante l’immediata richiesta di ritirare dal commercio i giocattoli, Amazon, Walmart e Target hanno deciso solo ora di adempiere a quanto chiesto.
Certamente, non c’è da stupirsi. La necessità di vendere viene prima di tutto. Ci sono però delle situazioni in cui bisognerebbe fare eccezione e la sicurezza dei più piccoli è una di queste. Invece, i tre giganti del commercio hanno smesso di vendere i pericolosi peluche solo dopo aver ricevuto un sollecito diretto dall’Electronic Frontier Foundation.
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Ci è voluto più di un anno prima che i CloudPets fossero eliminati dalle vetrine dei venditori. Periodo durante il quale i giocattoli potrebbero essere finiti nelle mani di chissà quanti bambini. Inoltre, le aziende sono anche state esortate a creare un sistema che permetta di velocizzare i controlli e la risoluzione del problema in caso di eventi come questo.
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