La battaglia tra Samsung ed Apple questa volta si sposta nelle aule di tribunale. Arriva in data odierna la sentenza che condanna la società asiatica al risarcimento di 539 milioni di dollari da versare all’azienda di Cupertino. In sostanza, Samsung è stata accusata di aver violato 5 brevetti della rivale statunitense.
Al centro della questione ci sarebbero sostanzialmente dei brevetti che comprendono alcuni elementi come la griglia di icone sulla home, il bordo che circonda il display in relazione ai notebook e gli angoli smussati degli smartphone. Il verdetto, in favore di Apple, condanna Samsung a pagare 539 milioni di dollari a fronte dei 28 offerti dall’azienda. La causa vede quindi la fine dopo una battaglia legale durata oltre 6 anni. Infatti inizialmente Apple, nel 2012, aveva chiesto un risarcimento pari ad 1.02 miliardi di dollari. Il processo ha vissuto fasi intermedie nelle quali Samsung ha risarcito più volte l’azienda rivale.
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Ad oggi, però, dovrà ancora versare una differenza pari a 140 milioni di dollari. Come dicevamo, il verdetto attualmente penalizza Samsung che, però, attraverso una nota del suo legale John Quinn ha dichiarato di trovare ingiusta la decisione e che continuerà a perseguire la causa. Alcune dichiarazioni sono infatti indicative del fatto che la guerra legale continuerà, accusando il giudice di aver preso una decisione non suffragata da prove concrete. Dal canto suo, Apple, ribadisce quanto la vittoria ottenuta sia importante, non tanto per il risarcimento economico, ma per il riconoscimento del proprio lavoro:” We believe deeply in the value of design, and our teams work tirelessly to create innovative products that delight our customers”.
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Chiaramente nelle prossime settimane si saprà di più sulle mosse di Samsung che senz’altro continuerà a perseguire le proprie ragioni nei successivi gradi di giudizio.
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