Telegram ha annunciato di aver raggiunto la soglia di 200 milioni di utenti attivi in un mese. Un risultato record se messo in relazione con le politiche di marketing dell’azienda. Ma le novità non finiscono: l’ultimo aggiornamento introduce nuove funzioni, sia per Android che iOS.
“Se Telegram fosse un paese, sarebbe il sesto più popoloso del mondo“. Con queste parole il colosso della messaggistica istantanea celebra il traguardo dei 200 milioni di utenti attivi nel corso degli ultimi 30 giorni. Un numero impressionante, soprattutto se rapportato alle politiche di marketing della società. Secondo Telegram, infatti, sono stati gli utenti stessi a pubblicizzare l’app che, per scelta, non ha altre forme di sponsorizzazione.
Un attestato di fiducia senz’altro importante che l’azienda ha voluto ripagare con una serie di servizi come, ad esempio, la possibilità di creare supergruppi, inventare i propri stickers personali, consentire a sviluppatori terzi di creare bot grazie alle API completamente aperte, di beneficiare di una crittografia end-to-end (la prima società ad introdurla nel 2013). Non manca una frecciatina alle recenti vicende che stanno coinvolgendo Facebook: “Da quando abbiamo lanciato il servizio, nell’agosto del 2013, non abbiamo divulgato un solo byte dei dati privati dei nostri utenti“.
Questo aggiornamento porta l’app alla versione 4.8 per iOS ed 4.8.5 per Android. Sarà adesso più facile scoprire nuovi adesivi: quando se ne inserirà uno, automaticamente ne verranno suggeriti degli altri simili attingendo non solo dai set che abbiamo scaricato, ma anche da altri set popolari. La ricerca degli stickers risulta inoltre semplificata, grazie all’apposita stringa di ricerca sita nella parte alta del pannello (come si vede nel video).
Sarà inoltre possibile inviare facilmente più scatti consecutivamente grazie all’apposito tasto “+“, in modo tale da non far perdere al mittente nessun particolare.
L’aggiornamento di iOS introduce nei melafonini diverse novità, come la “Auto-Night Mode” o il login automatico nei siti web di cui già beneficiavano gli utenti Android. Per maggiori informazioni a riguardo potete consultare questo articolo.
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