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Android P: le applicazioni più vecchie potrebbero non essere compatibili

Android P potrebbe mandare in pensione le applicazioni più vecchie. Infatti, sembra che il nuovo sistema operativo rischi di non essere compatibile con molte delle app sul Google Play Store. Lo scopo è quello di spingere gli sviluppatori a non trascurare lo sviluppo delle applicazioni.

Android P potrebbe non essere compatibile con molte app del Google Play Store

Sono ancora parecchi gli smartphone che devono riceve l’aggiornamento ad Android Oreo, eppure Android P inizia già a far parlare di sé, dopo il rilascio della prima developer preview.

A partire da novembre 2018, le applicazioni sul Google Play Store dovranno avere come target per gli aggiornamenti  quantomeno Android Oreo. Pena l’esclusione dallo store. Per le nuove, la regola è identica ma inizierà ad essere obbligatoria già da agosto 2018. Lo scopo è quello di evitare che le app rimangano lì, presenti, ma assolutamente datate.

A questo si aggiunge un altro limite, su Android P developer preview, che però non passa dal Google Play Store, ma direttamente dal sistema operativo ed è quindi ancora più vincolante. Infatti, la classe  MIN_SUPPORTED_TARGET_SDK_INT presente su Android 9.0 (prima preview build) riporta le API di Android 4.2 come versione target minima per lo sviluppo dell’applicazione. Diversamente, l’app non sarà installabile ed eseguibile. Anche in questo caso, lo scopo è evitare che applicazioni troppo vecchie circolino ancora sugli smartphone più aggiornati.

Android P: i limiti imposti per evitare app troppo vecchie potrebbero essere di due tipi

I due limiti, uno a livello di Google Play Store e l’altro a livello di sistema operativo, hanno lo stesso obiettivo, ma un significato molto diverso. Infatti, il primo può considerarsi un limite per gli sviluppatori.  Gli utenti saranno ancora liberi di utilizzare l’applicazione – rifiutata dallo store – scaricandola in formato APK.

Il secondo vincolo invece, qualora presente nella versione definitiva di Android 9, costituirebbe un blocco anche per gli utenti. Infatti, la condizione è chiara: se la regola della classe non è rispettata, l’app non sarà né installabile né tanto meno eseguibile. Per Adesso, sembra che non sia effettivamente così. Le applicazioni che non rispettano la classe sono ancora utilizzabili su Android 9.0 developer preview. Tuttavia, quando vengono avviate un messaggio di avviso avverte sull’incompatibilità.

Al momento non ci sono certezze in merito alle decisioni di Google. Pertanto, non sappiamo se effettivamente il blocco a livello di sistema operativo sarà inserito accanto a quello del Google Play Store oppure no. Se così fosse, potrebbe sicuramente aiutare ad avere applicazioni più aggiornate, ma contemporaneamente costituirebbe un limite pesante in diverse situazioni.

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