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SpaceX: il primo storico lancio del Falcon Heavy è andato a buon fine!

Il primo lancio del Falcon Heavy, il razzo spaziale più grande e potente disponibile sulla Terra, è avvenuto ieri da Cape Canaveral, Florida. Tutto ha funzionato come previsto e il razzo, progettato e realizzato dalla compagnia spaziale statunitense SpaceX fondata da Elon Musk, ha portato in orbita il suo carico. Un’automobile Tesla Roadster, diretta verso l’orbita di Marte intorno al Sole. Il lancio era atteso con grande interesse dall’industria spaziale, considerato che i voli inaugurali sono spesso ad alto rischio e qualcosa può sempre andare storto.

Il primo passo per l’esplorazione di Marte inizia oggi. I problemi da risolvere, per una missione di questo tipo con astronauti, sono molti. È già importante disporre da subito di un lanciatore in grado di mettere in orbita carichi importanti (in questo caso 65 tonnellate).

Il Falcon Heavy è una versione potenziata del Falcon 9 che da alcuni anni piazza in orbita satelliti, sonde, navicelle cargo per la Stazione Spaziale e, di recente, anche un mini-shuttle del Pentagono.

Il razzo vettore è una sorta di triplo Falcon 9, con il corpo centrale allungato, alto 70 metri, con in cima l’ogiva per collocare all’interno i satelliti, affiancato da altri due razzi Falcon. Ogni primo stadio dei Falcon 9 è dotato di nove motori a combustibile liquido (cherosene e ossigeno liquidi): quindi sono nel totale 27 motori che devono funzionare correttamente, per fare di Falcon Heavy il più potente razzo attualmente in uso.

Falcon Heavy: in viaggio verso Marte

SpaceX aveva in programma di effettuare il lancio alle 19:30 ora italiana ma a causa dei forti venti in quota si è reso necessario un rinvio di un paio di ore. Il conto alla rovescia è stato sospeso e poi impostato per le 21:45. Come da tradizione, al lancio hanno assistito i dipendenti nella sede principale della società, in California. Ogni passaggio cruciale del test è stato accolto con grandi ovazioni, e un po’ di commozione da parte di tecnici e ingegneri.

La Tesla Roadster, azienda dello stesso Musk, verrà impressa su una traiettoria solare dall’ultimo stadio del razzo. L’auto arriverà ad una distanza dalla terra di 380 milioni di km, un po’ come la distanza che spesso Marte ha dal nostro pianeta.

Viaggerà con un astronauta (finto) al volante, con la tuta sviluppata per gli astronauti (veri) della Dragon V2, il tutto sulla nota di “Space Oddity” di David Bowie. Un’ottima operazione di marketing.

“Made On Hearth By Humans”

L’operazione più complessa (e impressionante) è quella del recupero dei due razzi laterali. Essi sono tornati sulla terra atterrando perfettamente a Cape Canaveral. È questa una delle ragioni dei costi inferiori del lancio che ammontano a circa 90 milioni di dollari. È un gran passo in avanti, anche se siamo ancora distanti dai razzi più potenti finora sviluppati. Il più potente in assoluto è il russo Energija, lanciato solo due volte (1987 e 1988), segue il Saturn V delle missioni Apollo, il più potente che finora abbia inviato uomini nello spazio.

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