Il 2018 sembrava l’anno della consacrazione dell’implementazione del sensore ID sotto al display. Già nel corso del 2017 vari rumors andavano verso questa direzione. Tuttavia, la diffusione di massa di questo tipo di tecnologia potrebbe ritardare ancora. Secondo alcune indiscrezioni anche Samsung, che investe miliardi di dollari nella ricerca e sviluppo, avrebbe gettato la spugna. Così anche il prossimo Samsung Galaxy Note 9 potrebbe essere sprovvisto di tale feature.
Non che Samsung non ci abbia provato. Le collaborazioni con i principali produttori mondiali di questo tipo di tecnologia sono state numerose. EJS Tech, Qualcomm, LSI, Beyond Eyes, Synaptics: nessuna di queste è riuscita a soddisfare gli standard qualitativi imposti dalla casa coreana.
Sperimentazioni e test che hanno richiesto quattro mesi di tempo e che hanno costretto Samsung a ritardare la produzione di massa del suo prossimo Note 9, inizialmente prevista per giugno. Sembra così che anche il prossimo flagship della gamma Note integrerà il classico sensore nella parte posteriore. Se mancherà il lettore di impronte digitali sotto al display, nuove funzioni legate al pennino potrebbero rendere meno amara tale mancanza.
Vi ricordiamo che al momento l’unico smartphone al mondo a vantare questa tecnologia è il Vivo X20 Plus UD. Non è escluso che, nel corso dell’anno, anche altri smartphone integreranno questo tipo di sblocco (si parla insistentemente di Xplay 7, sempre prodotto da Vivo). Ma le difficoltà incontrate e le soluzioni proposte da altri produttori, come Apple con il suo Face ID, potrebbero spingere altre aziende a bypassare completamente questo tipo di sblocco, per concentrarsi su altre, diverse, tipologie di sblocco.
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