Quando si parla di criptovalute spesso e volentieri si menzionano soltanto le prime tre per notorietà, ovvero bitcoin, litecoin ed ethereum. Tuttavia, chi bazzica l’ambiente sa benissimo che sono presenti altre realtà piuttosto interessanti, fra cui Ripple. Di questa valuta si è parlato molto in queste ultime settimane, vista l’impennata che ha portato il suo valore a raddoppiarsi.
Come potete vedere dal grafico soprastante, la valutazione dei Ripple ha toccato un picco massimo di circa 2 dollari. Basti pensare che circa un anno fa, durante il mese di gennaio 2017, la criptovaluta in questione valeva soltanto 0.007 dollari. Questo significa una crescita di quasi il +300%, per la gioia di tutti gli investitori. Ciò ha così portato la valuta ad avere una capitalizzazione del mercato di circa 90 miliardi di dollari, arrivando persino a superare gli ethereum.
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Come spesso succede in questi casi, dietro a questa crescita c’è una motivazione. Oltre alle semplici leggi del mercato (domande ed offerta), sarebbe merito della Corea del Sud se i Ripple hanno beneficiato di questo boost non indifferente. Per la precisione, la nascita di partnership fra SBI Ripple Asia e le banche sud coreane sarebbe uno dei “focolai”, secondo quanto affermato da Forbes.
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