Lo scorso martedì 26 dicembre la celebre app di messaggistica WhatsApp si è vista recapitare una denuncia da parte di Gurmeet Singh, avvocato con base in Nuova Dehli, India. Secondo quanto riportato dal portale NDTV, egli avrebbe accusato la piattaforma di essere offensiva e volgare a causa di una delle emoji presenti nel database dell’app in questione.
L’avvocato avrebbe quindi chiesto ai legali di WhatsApp di rimuovere l’emoji incriminata nell’arco di 15 giorni. Se ciò non dovesse accadere (cosa alquanto probabile), egli provvederà ad avviare una denuncia civile. Nello specifico, la faccina è quella che imita il dito medio, ritenuta “non solo offensiva ma altamente belligerante, invasiva, oscena e lasciva“.
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Proseguendo nella sua accusa, “secondo le sezioni 354 e 509 del Codice Penale Indiano, è considerato reato mostrare gesti osceni ed offensivi verso le donne. L’uso di questi gesti è perseguibile legalmente. Ai sensi dell’articolo 6 del Criminal Justice (Public Order) Act del 1994, mostrare il dito medio è anche illegale in Irlanda. Offrendo la possibilità di usare la relativa emoji nella vostra app, state istigando all’utilizzo di gesti osceni ed offensivi“.
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