Vista l’impennata di cui le criptovalute hanno goduto in questi ultimi tempi, l’interesse verso realtà come bitcoin, ethereum e litecoin è cresciuto esponenzialmente. Arrivati a questo punto, con valutazione da capogiro, a molti può venire da chiedersi: ma come funziona la tassazione in Italia? Bisogna dichiarare i propri guadagni ed eventualmente pagarci le tasse? A fare luce sulla situazione arriva l’Agenzia delle Entrate.
Ad oggi in Italia non esiste una legge fatta appositamente per le transazioni di criptovalute. Ciò non significa, però, che non vi siano regole applicabili al mondo delle valute digitali. Come affermato dal succitato ente fiscale, possedere valute digitali non implica avere un reddito imponibile. Ciò significa che non sono previste tasse sui guadagni, i quali non è necessario che siano indicati nella dichiarazione dei redditi.
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Acquistare bitcoin, per esempio, non è una transazione che prevede tasse per i privati. Al contrario, le aziende di servizi exchange prevederebbero tassazione, ma questi si trovano all’estero, al di fuori della giurisdizione italiana. Da segnalare che l’Italia è quindi uno dei pochi paesi dove un ente statale ha preso una posizione chiara sull’argomento delle criptovalute.
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