Annunciata ad ottobre 2016, la Nintendo Switch è una delle console più attese degli ultimi tempi, vista la particolare natura ibrida del dispositivo. Infatti, la peculiarità della console è rappresentata dall’unione del mondo classico del settore, tipicamente “da salotto”, con quello più mobile nato e cresciuto negli ultimi anni.
Dopo il primo teaser da parte di Nintendo sono iniziate a trapelare varie notizie, più o meno vere, riguardanti uno degli aspetti più controversi, ovvero la scheda tecnica. Sono infatti tanti i dubbi riguardanti l’effettiva potenza della console: ma scopriamo più nel dettaglio quali dovrebbero essere le specifiche tecniche trapelate nelle ultime settimane.
La componente principale della Nintendo Switch è composta dal tablet, il quale conterrà il comparto hardware della console. Esso dovrebbe offrire un display IPS LCD da 6.2 pollici di diagonale con risoluzione HD 1280 x 720 pixel e touch-screen capacitivo fino a 10 tocchi simultanei.
Il cuore hardware dovrebbe essere caratterizzato da un chipset realizzato da NVIDIA in sinergia con Nintendo, sulla base del Tegra X1, già visto su dispositivo come l’NVIDIA Shield ed il Google Pixel C, il quale sarebbe stato customizzato per l’occasione.
Qua, però, è necessario aprire una parentesi: stando a quanto trapelato da alcuni portali affidabili come EuroGamer e DigitalFoundry, infatti, le performance offerte saranno differenti a seconda che si stia utilizzando la Nintendo Switch in modalità “dock” oppure in modalità “portabile“.
Entrando nello specifico, mentre la frequenza di clock della CPU rimarrebbe invariata ad 1,020 GHz, la GPU subirebbe un calo del 40%, passando da un massimo di 768 MHz quando attaccata alla dock ai 307,2 MHz offerti in modalità portabile. La differenza sussisterebbe anche per quanto riguarda la RAM, settata ad un massimo di 1600 MHz in modalità dock ed 1331 MHz quando staccata da essa; tuttavia, stando a quanto riportato, gli sviluppatori saranno liberi in fase di programmazione di decidere che i propri titoli sfruttino o meno il clock massimo della RAM anche in modalità portabile.
Insomma, stiamo parlando di specifiche che, se confermate, non puntano sicuramente a competere sulla carta con le varie PS4 ed Xbox One, avvicinandosi maggiormente alle performance offerte da uno smartphone di fascia media.
Perché non scegliere allora una configurazione da smartphone di fascia alta? La risposta più ovvia è quella secondo cui l’obiettivo della Nintendo Switch sia quello di offrire la miglior autonomia possibile, a discapito di prestazioni da top di gamma.
Tuttavia, come spesso accade, entra in gioco l’ottimizzazione, componente fondamentale nello sviluppo di un’ecosistema formato dalla console e dai titoli sviluppati per essa. Come riportato dal succitato DigitalFoundry, “Doom BFG Edition su Xbox 360 e PS3 gira a 720p 60 fps con vari cali di frame, mentre sulla NVIDIA Shield gira senza intoppi a 1080p 60 fps. Trine 2, un altro gioco che gira a 720p 30 fps sulle console Sony e Microsoft, gira a 1080p 30 fps sul Tegra X1.”
Vi ricordiamo che Nintendo Switch sarà lanciata ufficialmente sul mercato a marzo 2017, mentre il 13 gennaio assisteremo ai primi eventi hands-on della console in giro per il mondo.
Continua a leggere:
Nintendo Switch: ecco le città dove si terrà l’evento di hands-on globale
La PlayStation 5 è stata lanciata il 19 novembre 2020 in Italia, una settimana dopo…
Dopo 16 anni dal suo arrivo sul mercato, iPhone 2G torna a sconvolgere la vita…
Con l'acquisizione di Activision oramai andata in porto, Microsoft e Sony hanno finalmente firmato uno…
L'operatore virtuale di Vodafone torna alla carica e questa volta prova a tentare i clienti…
Google ha annunciato oggi l'arrivo di Bard anche in Europa e in Italia, dopo la…
L'accesso a Internet è diventato fondamentale nella nostra società sempre più digitale. Per garantire una…