La Germania ordina a Facebook il blocco della raccolta di informazioni degli utenti WhatsApp: “È una violazione delle leggi nazionali sulla salvaguardia dei dati personali“.
È dallo scorso agosto che Facebook effettua una massiccia raccolta di dati utente dai database di WhatsApp, condividendo numeri di telefono, foto, nome del profilo e altri parametri identificativi.
I dati in questione verrebbero forniti criptati e illeggibili agli impiegati di entrambe le aziende.
Questa pratica ha portato dietro di sé una grossa valanga di critiche da parte dell’Article 29 Working Party, un Ente di protezione della privacy dell’Unione Europea, che già il mese scorso ha scritto una lettera aperta al CEO di WhatsApp, Jan Koum, intimandogli di sospendere la raccolta dei dati.
Il The Irish Data Protection Commissioner’s office, l’organo regolatore di Facebook in Europa, ha confermato solamente oggi, al Financial Times, che lo stop alla raccolta dei dati da parte di Facebook è in vigore dalla settimana scorsa.
La Germania ha, inoltre, richiesto la cancellazione di tutti i dati già in suo possesso (relativi a ben 35 milioni di utenti WhatsApp sul solo territorio tedesco).
Dopo la Germania, anche altri paesi, inclusi il Regno Unito, la Francia e l’Italia, stanno avviando le proprie indagini sulla questione.
Vi ricordiamo che seguirci è molto semplice: tramite la pagina ufficiale
La PlayStation 5 è stata lanciata il 19 novembre 2020 in Italia, una settimana dopo…
Dopo 16 anni dal suo arrivo sul mercato, iPhone 2G torna a sconvolgere la vita…
Con l'acquisizione di Activision oramai andata in porto, Microsoft e Sony hanno finalmente firmato uno…
L'operatore virtuale di Vodafone torna alla carica e questa volta prova a tentare i clienti…
Google ha annunciato oggi l'arrivo di Bard anche in Europa e in Italia, dopo la…
L'accesso a Internet è diventato fondamentale nella nostra società sempre più digitale. Per garantire una…