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Samsung spiega il motivo delle esplosioni delle batterie

Samsung UK ha rilasciato una dichiarazione ufficiale spiegando che è pronta a sostituire tutti i Samsung Galaxy Note 7 venduti ai clienti britannici. Questo perché l’azienda ha fermato le vendite nel paese, a causa del rischio delle batterie esplosive.

In alcune dichiarazioni ufficiali, la società spiega che all’inizio di settembre era a conoscenza di 35 casi in tutto il mondo. La maggior parte di questi si sono verificati in Corea del Sud e nel Nord America. Purtroppo dal 1 settembre si sono verificati altri casi, come le recenti due esplosioni avvenute negli Stati Uniti.

Samsung Galaxy Note 7: l’azienda spiega il motivo per cui le batterie esplodono

Gli ultimi avvenimenti, infatti, non sono stati menzionati nel comunicato stampa di Samsung UK. L’azienda sudcoreana ha spiegato che sta sostituendo volontariamente i dispositivi con nuove unità pronte nelle prossime settimane. La stessa, inoltre, darà la possibilità a tutti gli utenti di contattare personalmente la società per ulteriori informazioni.

Il medesimo rapporto spiega anche che la sicurezza, per Samsung, è la priorità assoluta. L’azienda ha spiegato la causa per cui le batterie stanno esplodendo. Secondo la loro dichiarazione, si tratta di un raro errore di processo di fabbricazione delle batterie che causa un contatto tra l’anodo e il catodo. In altre parole, sarebbe un corto circuito.

Nella fase di produzione delle batterie, questo è certamente un evento raro. Nello stesso comunicato stampa, Samsung non ha nominato il fornitore delle batterie coinvolto. Questo perché la società si affida a un certo numero di fornitori per la produzione delle sue batterie.

Potrebbe interessarvi: Samsung Galaxy Note 7: ecco come scoprire se l’unità è a rischio o meno

Il comunicato stampa contiene anche domande e risposte

In ogni caso, il brand asiatico sta lavorando strettamente con tutti loro per risolvere quanto prima questo problema. Durante l’indagine svolta dal produttore sudcoreano, l’azienda avrà sicuramente scoperto quale fornitore è coinvolto in questa situazione.

Naturalmente, Samsung non ha voluto comunicare il nome per non creare altro scompiglio, almeno nel Regno Unito. È interessante notare il fatto che produttore coreano ha incluso una serie di domande e risposte in fondo al documento.

Il documento conferma, inoltre, che non ci sono altri prodotti della stessa società afflitti da questo problema e che non succederà la stessa cosa con le unità sostitutive del phablet.

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