Apple

iPhone: ancora problemi di display per lo smartphone targato Apple

Dalla data di presentazione al mondo del primo iPhone sono passati bene nove anni, nel corso dei quali molteplici problemi sono stati affrontati da parte di Apple.

Numerosi upgrade hanno riguardato il comparto hardware, dall’integrazione del chip 3G/4G per permettere ai propri utenti la navigazione veloce in mobilità, fino all’introduzione di numerose feature come il display Retina, fotocamere sempre prestanti ed efficienti, per poi arrivare all’implementazione del sensore di impronte digitali, arrivando infine alla novità dello scorso anno, ovvero il touch ID.

iPhone 7 integrerà un display più resistente ad urti e cadute

Tuttavia vi è un campo dove Apple pare proprio non voglia investire, ovvero nella resistenza e compattezza dei propri display. Da una ricerca si evince che che nel 2014 gli utenti americani, per poter cambiare lo schermo del proprio device, rotto a causa di cadute accidentali, hanno speso circa 23,5 miliardi di dollari e gran parte di questi utenti erano possessori di iPhone.

Riparare un display andato in frantumi presso un centro ufficiale Apple è abbastanza costoso, si stima infatti che, a fronte di un costo vivo complessivo di circa 40 dollari, sostituire in un centro autorizzato costi mediamente ad ogni utenti 150 dollari, una cifra abbastanza elevata se rapportata al costo totale del device. In più, ci si aspetterebbe decisamente una resistenza migliore da uno smartphone il cui costo oscilla tra gli 800 e i 1000 dollari!

Questo increscioso e annoso problema si protrae ormai dalla prima versione del melafonino e, nel corso degli anni, Apple ha cercato (senza successo) di arginare tale fenomeno, dotando i nuovi modelli di una protezione in vetro zaffiro che, tuttavia, non si è dimostrata essere particolarmente resistente agli urti della vita quotidiana.

Attualmente Apple sta sviluppando un nuovo sistema di protezione, che potrebbe essere già mostrata, nel corso del Keynote del 7 Settembre, sui nuovi iPhone 7. Non ci resta che attendere e sperare in un implementazione migliore da parte dell’azienda di Cupertino.

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