La WWDC 2016 ha portato tante novità, anche se la conferenza è incentrata prettamente sugli sviluppatori e le novità tecniche del software della casa produttrice di Cupertino. Fra le innovazioni più interessanti non si può non menzionare APFS, sigla che sta per Apple File System, il nuovo file system che rimpiazzerà il celeberrimo HFS+, standard da 30 anni sui dispositivi Apple.
HFS+ nacque nell’era dei Floppy Disk, che non tutti ricorderanno, quando era normale ragionare in mega-byte. È dunque fondamentale rinnovare il file system adeguandolo alle tecnologie odierne e future. Questo nuovo formato è stato progettato per lavorare con tutto l’ecosistema della mela morsicata, da iOS al futuro macOS, da tvOS a watchOS, portando innovazione e rielaborando proposte passate di cui era stato dotato ZFS, il file system che anni fa Apple programmava di utilizzare.
ZFS sembrava dovesse essere implementato almeno sui server, tuttavia saltarono gli accordi con Oracle, proprietaria delle principali tecnologie per questo file system. Successivamente, un ingegnere Apple, Don Brady, sviluppò la tecnologia venduta poi alla società GreenBytes.
Durante il keynote dell’evento Tim Cook e soci hanno omesso il nuovo e promettente Apple File System poiché ancora acerbo e avente ancore delle limitazioni. Attualmente non è ancora compatibile con i Fusion Drive, con i dischi di avvio in generale, con Time Machine e l’algoritmo di cifratura FileVault ed è case sensitive, cioè distingue i file nominati con lettere minuscole da quelli con lettere maiuscole. L’APFS Sarà attivo a partire dal 2017 ed è ottimizzato per i Flash / SSD che ormai stanno dilagando, rimanendo retrocompatibile con i più classici HDD.
Vediamo ora le novità portate da questo nuovo APFS.
Questa funzione consente di condividere le aree vuote del disco fra le partizioni interne.
Il nuovo file system permetterà di clonare i contenuti su di un diverso dispositivo tenendo conto delle sole modifiche effettivamente apportate. Ciò vuol dire che i file doppioni non occuperanno spazio sul disco, ma soltanto se dovessero essere modificati, risultando diversi e quindi necessari da salvare.
In parole povere, sono delle copie veloci in sola lettura del file system, perfette per i backup sulla base del quale dovrebbe essere progettato un sistema integrato per effettuare backup incrementali.
Sarà possibile modificare la dimensione di una partizione senza doverla cancellare e ricreare ridistribuendo lo spazio fra tutti i volumi.
Il sistema operativo impiegherà meno tempo ad analizzare e valutare le dimensioni di una cartella.
Gli index node numbers descrivono attributi base di file, cartelle e qualisasi oggetto sia contenuto nel disco. HFS+ usa i 32-bit. I 64-bit consentono ad APFS di supportare fino a 9 quintilioni (9 x 1030) di file.
I timestamp, le coordinate temporali relative ad un file come la data di creazione e modifica, hanno risoluzione fino ad 1 nanosecondo, rispetto all’1 secondo dell’HFS+.
Durante l’inizializzazione di grandi volumi APFS adotterà un approccio graduale adattando la struttura ed inizializzandola all’aumentare dello spazio occupato, per migliorare le performance e offrire maggiore velocità nella procedura.
APFS, a differenza di HFS+, introduce il supporto ai file sparsi che occupano in maniera più efficiente lo spazio sui dischi.
APFS supporta ovviamente i comandi TRIM, eseguiti in questo file system in maniera asincrona, che permetteranno al file system di cancellare gli spazi vuoti dell’SSD raggruppandoli e permettendone una esecuzione più razionale e veloce.
Sarà presente un migliore supporto contro le perdite di dati ed integrerà direttamente un meccanismo per la cifratura dei dati basato sull’impiego degli algoritmi AES-XTS e AES-CBC secondo i modelli: nessuna crittografia, crittografia a chiave singola, crittografia a chiave multipla.
Le unità formattate APFS non saranno riconosciute da Mac OS X 10.10 Yosemite e precedenti. I file memorizzati potranno essere condivisi utilizzando il noto protocollo SMB, poiché AFP è stato abbandonato e non sarà compatibile con APFS.
In conclusione qui trovate la pagina ufficiale di Apple dedicata agli sviluppatori, con tutti dettagli del caso, relativi ad ogni innovazione.
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