Molte aziende stanno valutando la possibilità di utilizzare le lenti a contatto come strumento adatto allo svolgimento di attività solitamente riservate agli smartphone o alle fotocamere. L’idea è semplice (sulla carta): miniaturizzare nelle lenti a contatto l’hardware per catturare e memorizzare foto, acquisire dati biometrici in tempo reale e porsi come alternative più evolute rispetto ai tradizionali visori per la Realtà Aumentata.
Recentemente vi abbiamo parlato di lenti a contatto intelligenti prodotte da Samsung e pare che l’azienda Coreana non sia la sola a lavorare sul concetto di lente hi-tech, infatti anche Sony sta progettando una lente a contatto molto avanzata. L’azienda nipponica ha in mente una lente che include videocamera, archiviazione e unità di trasmissione.
Il produttore nipponico ha depositato presso l’USTPO (l’Ufficio marchi e brevetti statunitense) una richiesta di brevetto che ha ad oggetto le particolari “lenti a contatto” con “supporto di memoria” integrato. La domanda è stata inoltrata nel 2014 e pubblicata all’inizio del mese di Aprile. A catturare l’attenzione è la quantità di componenti integrati nelle lenti a contatto comprendente anche quella che viene definita “image pickup unit“, ovvero una fotocamera miniaturizzata con sensore e lente dedicata, e un’unità wireless per la trasmissione dei contenuti a dispositivi esterni. Nelle intenzioni di Sony il dispositivo dovrebbe pertanto offrire autofocus, zoom, controllo dell’apertura e addirittura la stabilizzazione dell’immagine.
La fotocamera sarà in grado di “scattare” foto con un battito delle palpebre “consapevole”, ossia un battito diverso da quello effettuato naturalmente dall’ochio umano. Non è ancora stato spiegato come invece saranno controllate le altre funzioni: si ritiene che incideranno altri parametri rilevati da una moltitudine di sensori.
Sarà possibile scattare un immagine, o riceverne una senza fili da altri dispositivi, visualizzandola direttamente sulle lenti a contatto. Le applicazioni – per quanto si tratti di un brevetto che potrebbe non essere approvato- riguardano potenziali scenari di realtà aumentata, ma anche un miglioramento della vista umana.
Il progetto è sicuramente molto interessante e rievoca in noi scene di James Bond o Mission Impossible. Il tempo dirà se le fotocamere del futuro non si impugneranno, ma si attiveranno con un semplice battito di ciglia. Riteniamo comunque che qualsiasi applicazione nella vita di tutti i giorni sia ancora molto lontana, saranno necessari diversi anni di intenso sviluppo e ricerca prima di vedere questa tecnologia prendere piede.
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