Un talentuoso gruppo di scienziati in Cina è riuscito a modificare geneticamente alcuni embrioni umani in uno dei primissimi esperimenti di questo tipo nella storia. Già lo scorso anno un diverso gruppo di scienziati, sempre in Cina, era riuscito a rimuovere da un embrione umano i geni responsabili di molte malattie del sangue. In questa nuova serie di esperimenti i ricercatori della Guangzhou Medical University hanno tuttavia provato ad aggiungere alcune mutazioni genetiche agli embrioni, rendendoli particolarmente resistenti al virus dell’AIDS. In entrambi i casi gli esperimenti sono giunti ad una conclusione solo parzialmente positiva.
Per portare a termine la ricerca, pubblicata recentemente sul Journal of Assisted Reproduction and Genetics, gli scienziati hanno raccolto ben 213 ovuli umani, provenienti da 87 pazienti diversi. È importante notare come gli ovuli fossero inadatti a generare la vita, ed erano stati donati volontariamente alla scienza. Utilizzando il metodo CRISPR, celebre strumento per la modifica del codice genetico, gli scienziati sono riusciti correggere il gene CCRS, rendendo gli embrioni particolarmente resistenti al virus dell’AIDS.
Tuttavia i ricercatori sono riusciti a modificare con successo appena 4 dei 26 embrioni utilizzati per gli esperimenti. Inoltre molti di questi presentavano mutazioni genetiche non pianificate, un effetto collaterale molto simile a quanto osservato durante la ricerca dello scorso anno. Una volta conclusi gli esperimenti, tutti gli embrioni sono stati distrutti dopo tre giorni.
“Devo ammettere che i risultati sono al tempo stesso sia confortanti che terrificanti”, ha dichiarato il dottor Peter Donovan, professore di biologia cellulare alla Università della California. “La buna notizia è che la tecnica CRISPR ha fornito i medesimi risultati in entrambi i casi, un che significa che si tratta di una scienza riproducibile. Quella cattiva è che anche la seconda squadra, proprio come la prima, ha generato un gran numero di effetti collaterali non previsti.”
I continui fallimenti hanno portato alcuni scienziati a perdere velocemente fiducia nella tecnica CRISPR, affermando che probabilmente non è ancora pronta per essere utilizzata sugli esseri umani.
“Gli studi sui topi e sui privati saranno di certo utili, ma saranno le ricerche come quella appena pubblicata che ci forniranno davvero tutte le conoscenze necessarie”, ha concluso Donovan. “Abbiamo ancora molto da imparare sulla modifica genetica dell’embrione umano.”
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