In questa rubrica andremo a vedere i migliori processori CPU destinati ai PC desktop, settore che grazie al ritorno di un’AMD sempre più competitiva sta lentamente rinascendo.
Analizzeremo i modelli della fascia bassa, a ridosso dei 100 euro, per arrivare ai modelli più costosi della fascia extreme, spiegando un po’ i possibili utilizzi e potenziali prestazioni nei principali ambiti.
Partiamo subito dalle soluzioni più economiche. Attualmente il processore “completo”, ovvero munito sia di CPU che GPU per realizzare build economiche con prestazioni accettabili per un uso basilare (Office e film), è forse l’Intel Pentium G4560, un dual-core con tecnologia HyperThreading ed una frequenza operativa di 3.5 GHz in un TDP di 54 Watt.
Ad un costo di soli 56 euro infatti, offre tutto il necessario per creare un PC base destinato all’ufficio o da utilizzare come media center, con i dovuti compromessi ovviamente. Le prestazioni non sono poi così lontane dagli i3 dual-core della scorsa generazione.
Un’altra soluzione interessante ed economica è sicuramente l’APU Ryzen 3 2200G, un processore quad-core da 3.5 GHz con turbo a 3.7 GHz affiancato da un’ottima GPU integrata Vega 8, munita di 8 CU e 512 Shaders, operanti a 1100 MHz. Il tutto con un TDP di 65 Watt ed al prezzo di 99 Euro.
Si tratta di un ottimo prodotto completo, che vi permetterà di realizzare un valido PC di base in grado di garantirvi anche qualche soddisfazione nel gaming, visto che la GPU integrata offre buone performance grafiche. Certo, non è paragonabile ad una GPU dedicata come la Rx 550, ma non è poi così lontano. Potrete infatti giocare ai giochi meno esosi a dettagli medio-bassi in HD. Inutile dire che in un media center non ha problemi con video in 4K, HDR etc.
Il miglior processore della fascia media è, a mio parere il Ryzen 5 2600X, che offre ben 6 core e 12 thread con frequenze comprese fra i 3.6 e 4.25 GHz in un TDP di 95 Watt. Il prezzo è di 203 euro ed include anche un discreto dissipatore in bundle.
Offre prestazioni multi-thread vicine ad un i7 8700 liscio, ma costa praticamente il 50% in meno. E’ poi possibile effettuare overclock, visto il moltiplicatore sbloccato. Anche negli applicativi single thread si difende bene, ma in questo ambito per ora Intel continua ad avere un minimo vantaggio, specie nella fascia alta. Esiste anche il modello più economico, ovvero il 2600, ma personalmente consiglio di spendere quei 20-25 euro in più ed optare per il 2600X.
Per chi vuole risparmiare, consiglio di optare per il più vecchio Ryzen 5 1600, ormai venduto a 150 Euro, dissipatore incluso. A pochi euro in più trovate anche il 1600X, ma sappiate che dovrete acquistare un dissipatore, quindi alla fine vi verrà a costare quasi quanto prendere un 2600X. Ergo non conviene. Il Ryzen 5 offre 6 core e 12 thread con frequenze comprese fra i 3.2 e 3.7 GHz in un TDP di 65 Watt.
Offre ottime prestazioni in multi-thread, pecca un po’ nel single thread viste le frequenze contenute. Nel gaming dunque, perde qualche frame rispetto alle soluzioni Intel della medesima fascia di prezzo. E’ possibile effettuare overclock grazie al moltiplicatore sbloccato. Lo consiglio a chi vuole una soluzione economica per sfruttare al meglio software parallelizzabile spendendo il minimo possibile.
Per chi vuole le massime prestazioni nel gaming e negli applicativi in grado di sfruttare pochi thread/core, in questa fascia di prezzo (215 euro) troviamo l’Intel Core i5 8600. Caro rispetto alle soluzioni AMD, ma, complice anche il margine IPC, seppure di poco, e le frequenze lievemente più alte, consente di ottenere ottime performance nel gaming e nei software che usano pochi core. Lo consiglio solo a cerca una soluzione completa di GPU integrata o a chi gioca a 144 Hz. Per gli overclockers, esiste anche l’8600K con moltiplicatore sbloccato, ma costa 250 euro, troppo a mio parere.
L’Intel Core i5 8600 offre sei core senza hyper threading in un TDP 65 Watt. Le frequenze vanno da un base clock di 3.1 GHz fino ad arrivare ai 4.3 GHz in turbo. La GPU integrata è la Intel HD Graphics 630, operante a 1100 MHz.
Passando alla fascia alta, AMD ci propone il Ryzen 7 2700X. Si tratta di un processore octa-core con 16 thread, operante ad una frequenza base di 3.7 GHz ma in grado di spingersi sino a 4.35 GHz in turbo. Il TDP è di 105 Watt ed arriva con incluso in dotazioni un ottimo dissipatore. Il tutto ad un prezzo di 315 Euro.
Le prestazioni offerte nel multi-thread sono davvero notevoli, superiori alla controparte Intel 8700K. Buone le performance anche negli applicativi single thread, dove non è troppo lontano da un 8700/8700K stock. Esiste anche la variante più economica, il 2700, ma per 30 euro circa è meglio optare per la versione più spinta, a mio parere.
Intel invece ci propone l’i7 8700K, un processore munito di 6 core e 12 thread con base clock di 3.7 GHz ma in grado di spingersi sino a 4.7 GHz. Il tutto con un TDP di 95 Watt. Il prezzo è di 350 Euro, ma manca un dissipatore in dotazione, visto la versione spinta all’overclock, che dovrebbe consentirvi di arrivare ai 5GHz su tutti i sei core.
l’i7 8700K ad oggi la migliore soluzione di Intel nella fascia mainstream (eccetto l’8086K) e tra tutte le CPU è sicuramente quella in grado di offrire le migliori prestazioni single thread, vista la frequenza elevata. Per chi gioca ad alti refresh rate dunque è la soluzione ideale. Molto buone anche le prestazioni nel multi-thread, dove però AMD riesce ad avere la meglio.
Passando alle soluzioni HEDT, troviamo l’ottimo AMD Ryzen ThreadRipper 1920X, che offre 12 core e 24 thread operanti ad un frequenza base di 3.5 GHz ma in grado di spingersi sino a 4.2 GHz in turbo (due core). Il TDP è di 180 Watt, presente il supporto alle memorie DDR4 Quad-Channel e non mancano ben 64 linee PCIE.
Il tutto ad un prezzo “onesto” di circa 430 euro, una cifra impensabile fino a qualche mese fa per una CPU del genere, prestazionale vicina all’i7 7900x, venduta però ad oltre 800 euro. Inutile dire che questa soluzione è fortemente rivolta a che fa un uso intensivo di applicativi parallelizzati e che necessità di potenza bruta, visto il costo della piattaforma TR4.
Passando alla fascia estrema, troviamo il nuovo AMD Ryzen ThreadRipper 2950X. Esso offre 16 core e 32 thread operanti ad un frequenza base di 3.5 GHz ma in grado di spingersi sino a 4.4 GHz in turbo (due core). Il TDP è di 180 Watt, presente il supporto alle memorie DDR4 Quad-Channel e non mancano ben 64 linee PCIE.
Il tutto ad un prezzo “onesto” di circa 900 euro. Inutile dire che questa soluzione è fortemente rivolta a che fa un uso intensivo di applicativi parallelizzati. Per chiede ancor di più, esiste anche il ThreadRipper 2990WX, dotato di ben 32 core e 64 Thread operativi ad un base clock di 3.0 GHz per un turbo massimo di 4.1 GHz per un TDP di 250 Watt. Il prezzo però è pari a 1800 euro. Inoltre un tal numero di core è gestibile per ben da pochi applicativi, dunque è una soluzione molto particolare.