Sono sempre più lontani i tempi in cui il supporto microSD era onnipresente (o quasi) a bordo degli smartphone. Fortunatamente i telefoni sono dotati di memorie capienti, con tagli minimi spostatisi dagli scarsi 8 GB del passato a 32 GB, se non addirittura 64 GB. Questo a fronte di sistemi operativi più ingombranti, ma anche applicazioni a dir poco pesanti. Basti pensare che ci sono giochi sul Play Store che arrivano a pesare più di 1 GB, dovendo stare al passo con la grafica foto-realistica di PC e console. Sì certo, c’è il cloud a darci un ulteriore aiuto nell’archiviazione, ma siamo ancora ben lontani dal potercisi affidare in toto.
C’è da dire che questo è un problema che affligge perlopiù i modelli premium, nel mentre i prodotti destinati alle fasce più modeste continuano a portare avanti l’utilizzo delle microSD. Questo è anche attribuile alle differenze prestazionali: nel mentre un top di gamma vedrebbe rallentate le performance da una microSD, gli entry-level hanno spesso standard più lenti e quasi paragonabili alle schedine di memoria.
L’altro problema deriva dall’utilizzo delle SIM fisiche. Ci sono telefoni mono SIM, altri dual SIM, altri con slot ibrido potendo scegliere fra due SIM o una SIM ed una microSD ed infine chi si spinge oltre, con un triplo slot completo di tutto. Che confusione.
Alla luce di tutto ciò, la tecnologia SuperSIM potrebbe rappresentare una soluzione a questo tranello hardware. Una SuperSIM include in un’unica scheda una SIM ed una microSD, potendo garantire tagli da 32 GB fino a 128 GB e velocità di 90 MB/s in lettura e 60 MB/s in scrittura. L’altro vantaggio è la capacità di archiviare più dati anche sotto il profilo della SIM, solitamente limitate a 128 KB. Basta reinserirla nel nuovo smartphone per portare con sé il backup dei propri dati, senza necessariamente dover reinstallare tutto.
Ovviamente rimane il limite dello slot SIM offerto dal produttore, potendola utilizzare solamente se si ha a disposizione uno spazio microSD. Nel caso in cui si abbia uno slot ibrido, si potrà comunque continuare ad avere due SIM ma senza rinunciare alla microSD. Annunciata in Cina nel 2019, l’altro svantaggio sta nel prezzo (oltre che nella disponibilità solo in Asia). Una SuperSIM da 32 GB costa 99 yuan, circa 12€, mentre da 64 GB si sale a 199 yuan, circa 25€. Prezzi superiori a quelli a cui vengono proposti questi tagli sul mercato cinese.
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