Da quando il Coronavirus tiene banco nelle notizie quotidiane, in molti sono costantemente preoccupati di un possibile contagio. Purtroppo capire se si è stati colpiti dal Covid-19 non è facile, dato che presenta sintomi in comune con altre malattie influenzali. Senza contare che i tamponi non sono di libero accesso, con il governo italiano che li sta gestendo al meglio, facendoli soltanto a coloro che è più probabile che abbiano contratto il virus. Fortunatamente la tecnologia può venire in nostro aiuto, nello specifico gli smartwatch.
Ovviamente ci teniamo a sottolineare che il metodo di cui vi vogliamo parlare non è ASSOLUTAMENTE paragonabile ad un consulto medico vero e proprio. Fatta questa doverosa premessa, partiamo col dire che questo metodo necessita uno smartwatch WearOS per la massima riuscita. Va bene anche un Apple Watch, per quanto l’analisi sarà complessivamente meno completa, come capirete fra poco. Il primo step riguarda l’installazione dell’app Cardiogram, disponibile sia per watchOS che WearOS, compatibile con i prodotti Fitbit, Fossil, Garmin, Huawei, LG, Misfit, Motorola, Polar e TicWatch.
Con l’ultimo aggiornamento, questa app consente di monitorare la media dei battiti cardiaci durante la fase di sonno. Una feature utile, in quanto eventuali fluttuazioni possono far capire se il corpo sta combattendo o meno contro un’infezione virale in corso. Come testimonia lo stesso co-fondatore di Cardiogram, ha scoperto una correlazione fra un suo battito cardiaco irregolare ed un’influenza stagionale lo scorso gennaio. A differenza del solito, la frequenza era salita di circa 10 BPM durante la malattia, per poi calare una volta guarito. Questo è causato dalla vasodilatazione, ovvero l’espansione dei vasi sanguigni durante un’infiammazione corporea. Mentre c’è questa dilatazione, il cervello riceve segnali per far sì che venga incrementato il battito cardiaco e pompare più sangue nella zona infiammata.
L’altro aspetto da tenere sott’occhio in questa circostanza è il monitoraggio dei livelli di ossigeno. In questo caso l’Apple Watch viene meno, in quanto è necessario possedere uno smartwatch dotato di pulsossimetro, detto anche sensore SpO2. Questo permette allo wearable di tracciare i livelli di ossigeno nel sangue, anche in questo caso durante il sonno, quando il corpo non è soggetto a sollecitazioni. Nel caso dei dispositivi Fitbit, ogni mattina viene fornito uno Sleep Score, ovvero una tabella con le variazioni registrate.
Considerato che il livello di ossigenazione del sangue è solitamente al 90%, un segnale di allarme di un possibile contagio è visibile in caso di valori inferiori. Un’infezione da Covid-19 implica danni alle pareti dei polmoni, riducendo la qualità respiratoria del corpo. Se a questi due parametri, cardiaco e polmonare, uniamo la misurazione della temperatura corporea, è possibile farsi un’idea sulla propria salute. Ma in ogni caso vi ricordiamo che, in caso di sospetto Coronavirus, dovete assolutamente contattare i numeri verdi della vostra regione.
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