La procedura per effettuare il jailbreak su iPhone è sempre molto ricercata dai possessori di dispositivi iOS. Grazie ad essa, infatti, è possibile avere un maggiore controllo di ciò che si può fare su un melafonino, in barba ad Apple. Ma avreste mai immaginato che in questa manovra potesse essere coinvolto uno smartphone Android? Sì, avete letto bene: con il sistema Checkra1n è possibile sbloccare un iPhone tramite l’ausilio di un telefono della “concorrenza”.
Innanzitutto, a cosa serve il jailbreak? Se non foste già informati sull’argomento, si tratta di un metodo che, come il root su Android, vi permette di sbloccare un iPhone (ma anche iPad e iPod). Una volta eseguito, si ha completo accesso ai files presenti nel sistema, oltre ad avere accesso a store alternativi e all’aggiunta di funzioni e personalizzazioni normalmente assenti. L’argomento è molto vasta e non è questo il luogo dove approfondirlo: nel caso, vi invitiamo a farvi una cultura sui vari portali dedicati internazionali e non.
La procedura di jailbreak aleggia in una zona grigia: non essendo una tecnica ufficiale, tecnicamente non è consentito eseguirla. Questo significa che la garanzia Apple Care non è usufruibile in veste gratuita, ma soltanto a pagamento, anche in caso il dispositivo presenti danni non legati al jailbreak. Tuttavia, salvo casi sfortunati, basta effettuare un ripristino del software originale per far sì che il sistema torni ad essere quello legittimo.
Accreditata come il primo metodo funzionante per effettuare il jailbreak su iOS 13, Checkra1n sfrutta una falla nella Boot ROM dei dispositivi Apple. Così facendo, nessun aggiornamento di iOS dovrebbe essere in grado di tappare questo buco. L’unica pecca è che la procedura di jailbreak è “semi-tethered“, ovvero va necessariamente ri-eseguita ogni volta che si riavvia l’iPhone.
Inizialmente c’era anche un altro inconveniente, ovvero la necessità di servirsi di una macchina con macOS 10.10 o successivi per eseguirlo. Ma fortunatamente questo step è stato eliminato, allargando il supporto anche a Linux. E non c’è voluto molto perché un utente espandesse ulteriormente ciò, rendendolo possibile anche tramite uno smartphone Android.
Ecco quali sono i pre-requisiti:
adb shell getprop ro.product.cpu.abi"
su
“lsusb
“05ac:1227
“./checkra1n -c
“Se tutto è andato correttamente, avete eseguito il jailbreak sul vostro dispositivo iOS. In caso contrario, vi invitiamo a controllare con attenzione gli step e, nel caso, rivolgervi alla community XDA per altri chiarimenti.
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