Dagli scorsi anni, quando di top di gamma ce n’erano soltanto 2 o 3, le cose sono cambiate in casa Samsung. Sia la famiglia Galaxy S che quella Galaxy Note si stanno via via arricchendo di modelli aggiuntivi con cui rinfoltire la proposta del produttore sud coreano. Ecco perché Samsung Galaxy Note 20 non dovrebbe essere da solo, dopo quanto visto con i precedenti Note 10 prima ed S20 dopo. Proprio quest’ultimo potrebbe essere da “ispirazione” per il flagship di fine 2020, come proposto in queste immagini render.
Come accaduto con S20, anche Samsung Galaxy Note 20 potrebbe essere affiancato da Samsung Galaxy Note 20+, come già accaduto con Note 10 e Note 10+ (oltre che Note 10 Lite). La vera novità sarebbe rappresentata da Samsung Galaxy Note 20 Ultra, il vero non plus ultra, sia come dimensioni (ormai prossime ai 7″) che come caratteristiche. Se ci sia effettivamente il bisogno di avere tre modelli differenti per la serie Note lo scopriremo soltanto con i dati di vendita alla mano.
Anche se è ancora presto per parlare di caratteristiche tecniche, possiamo già immaginarne alcune. A partire dall’utilizzo dell’Exynos 990 per paesi come il nostro, anziché lo Snapdragon 865 per quelli esteri, con conseguente supporto 5G. Possiamo aspettarci tagli di memoria da 12/16 GB di RAM, così come storage fino a 512 GB. Introdotto con Note 10, il display forato rimarrebbe pressoché invariato, se non per l’introduzione di un refresh rate a 120 Hz.
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