Nella recensione odierna rimaniamo in ambito audio, ma non parliamo di cuffie, come spesso accaduto di recente, bensì di speaker Bluetooth. Nello specifico parlo del Tribit MaxBoom, cassa portatile che vuole giocare a fare la “grande”. Questo grazie alla presenza di due apparati incaricati di gestire le frequenze basse con una fedeltà migliore della media. Sarà veramente così? Scopriamolo assieme.
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Con dimensioni di 18 x 6.8 cm ed un peso di 500 g, questo Tribit MaxBoom non è propriamente la cassa più portatile che ci sia. Ma questo per non andare a discapito della parte audio, di cui parleremo nel paragrafo dedicato. È comunque presente un laccetto in plastica per appenderla ad un eventuale appiglio. C’è anche la certificazione IPX7, rendendola ideala per coloro che sono intenzionati ad utilizzarla in piscina o sotto la doccia, vista l’estate che avanza.
Esteticamente parlando è una cassa canonica, ma non per questo brutta, anzi. Il concetto di audio a 360° è ripreso dalla trama in tessuto che circonda gran parte del cilindro, con un design non originalissimo ma comunque ben realizzato. Su di essa spiccano ben in contrasto i 3 tasti principali: “+” e “-” per controllare il volume, mentre “O” è multifunzione. Con un click si mette Play/Pausa, con 2 click si va alla traccia successiva, con 3 click a quella precedente e tenendo premuto si attiva l’assistente vocale. Da segnalare, però, che sul mio Xiaomi Mi Notebook Pro il tasto “O” non funge per Play/Pausa (mentre funziona con Cortana).
Sul retro, invece, c’è il tasto Power, il tasto per la modalità Pairing, il tasto XBass e 4 LED di stato che indicano la carica residua dello speaker (si accendono ad ogni pressione di un pulsante). Al di sotto di tutti questi c’è un tappo di gomma che nasconde la porta microUSB per la ricarica e l’ingresso AUX.
Lo standard Bluetooth 4.2 permette di connettere il Tribit MaxBoom ai dispositivi multimediali. Anche se non si tratta del più recente Bluetooth 5.0 non ho riscontrato alcun tipo di anomalia, né per ciò che concerne la stabilità del segnale né per il range, riuscendo a coprire al 100% una casa da 70 mq con diversi muri nel mezzo. E non c’è nessun lag nella riproduzione video: ottimo. Volendo è anche possibile acquistarne due e sincronizzarli assieme per avere un effetto stereofonico più accentuato. Nella media la qualità in chiamata, con un microfono che cattura un audio sufficiente e nulla più.
Come anticipato, l’audio a 360° offerto è un bonus per coloro che desiderano uno speaker non soltanto da scrivania ma anche da ambiente. C’è da dire che ci sono “soltanto” due driver da 24W complessivi, pertanto l’audio esce dai lati ma il range è comunque piuttosto omnidirezionale. Non essendo del tutto circolare, è possibile anche poggiarlo in orizzontale nel caso, ma suona comunque meglio se tenuto “in piedi”. Questo perché in tale posizione si fanno risuonare al meglio i due radiatori passivi da 45 mm integrati agli opposti del cilindro.
E sono proprio questi due elementi a far spiccare il Tribit MaxBoom, esaltando le frequenze basse in un modo che difficilmente si riscontra su uno speaker di queste dimensioni. Anche tenendo disattivato la modalità XBass l’ascolto è piuttosto piacevole, ma ho trovato molto utile la sua attivazione soprattutto a volumi medio/bassi. Di solito, se non si ha un subwoofer dedicato per avere delle basse definite bisogna giocoforza mantenere un volume sostenuto. In questo caso, invece, anche al 50% del volume le linee di basso nei pezzi sono rotonde e ben presenti. Alzando il volume al 75/100% non si notano particolari distorsioni ma le frequenze riprodotte tendono un po’ ad impastarsi.
All’interno del Tribit MaxBoom c’è una batteria da 2600 mAh che sulla carta garantisce circa 10/15 ore d’ascolto continuo via Bluetooth a volume medio. Nel caso si ricorra alla connessione AUX si raggiungono anche le 20 ore, pur perdendo il concetto di cassa wireless. Per quanto riguarda la ricarica non è velocissima, dato che occorrono 4 ore per riportarla dallo 0 al 100%.
Tribit MaxBoom è in vendita su Amazon ad un prezzo attuale di 59.99€, in aumento rispetto ai 49.99€ richiesti fino a qualche mese fa. A questa cifra è uno speaker valido ma non classificabile nei best-buy, dato che il prezzo inizia ad avvicinarsi a proposte più mainstream, come il JBL Flip 4 da cui prende ispirazione (che costa comunque sugli 80€). Se riusciste a beccarlo a 49.99€ ecco che il suo acquisto si fa decisamente più consigliato.
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