L’accusa lanciata da Trump è pesante. Google – secondo il presidente USA – discriminerebbe i contenuti repubblicani in favore della controparte democratica. Come? Tramite il posizionamento di Google News. A tal proposito il “The Economist” è andato più a fondo, ottenendo dei risultati particolari.
Stando a quanto si è evinto dalla ricerca del “The Economist“, che potrete consultare a questa pagina, le accusa del presidente Trump nei confronti di Google sarebbero totalmente infondate. Il giornale ha infatti messo a confronto siti di determinati orientamenti ed i risultati non lascerebbero scampo a molti dubbi.
Portali conservatori e progressisti hanno la stessa visibilità su Google, con l’unica discriminante offerta dalla qualità degli stessi siti. Infatti, in proporzione vediamo che le pagine web democratiche hanno più visibilità rispetto alle controparti su Google News ma questo è da ricondurre soltanto al lavoro svolto negli anni.
Più nel particolare i risultati della ricerca fanno pensare che Google prediliga siti moderati. Infatti, la stessa penalità subita dai portali della destra più spinta, è vissuta alla stessa maniera da quelli di “estrema” sinistra.
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