Amazon è più importante dell’Amazzonia. A stabilirlo è stato l’ICANN (Internet Corporation for Assined Names and Numbers), l’organo che ha l’ultima parola per l’assegnazione dei domini. L’ente ha infatti conferito il dominio .amazon all’e-commerce piuttosto che alle nazioni che dividono, appunto, l’Amazzonia.
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Proprio i leader di questi paesi hanno deciso di portare avanti una battaglia legale. Ci riferiamo a Venezuela, Colombia, Bolivia ed Ecuador che hanno ritenuto inaccettabile il precedente creato, che antepone gli interessi di una società a quello di (addirittura) più stati.
A ben vedere la battaglia tra Amazon e le nazioni citate dura da ben 7 anni e, finora, non ha portato ad alcuna conclusione. A nulla sono servite le proposte avanzate da Amazon che aveva proposto ai diversi paesi di occupare domini simili, ma preceduti dal prefisso della nazione.
Per intenderci la Bolivia avrebbe occupato il dominio “cultura.bo.amazon” e così via. A giochi fatti, l’unica promessa a cui Amazon è tenuta a sottostare è proprio quella di non utilizzare alcun prefisso contenente “cultura” all’interno dei propri domini, questo per preservare il patrimonio della regione.
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