A causa delle dimensioni ristrette degli smartphone, i produttori hanno preferito puntare sulla quantità di sensori. Così facendo si può avere più di una prospettiva, potendo contare su teleobiettivi e grandangolari aggiuntivi. Ma evidentemente la configurazione vista su Samsung Galaxy A9 (2018) non ha convinto particolarmente DxOMark, la cui valutazione si è rivelata abbastanza “fredda”.
Basti pensare che nella classifica di DxOMark sopra allo smartphone di Samsung troviamo modelli come ASUS ZenFone 5, Vivo X20 Plus, Smartisan Nut Pro 2S e Pocophone F1, per dirne alcuni, o anche il vecchio Samsung Galaxy S7 Edge. Stando alla valutazione del portale fotografico, fra i pro troviamo una buona esposizione all’aperto, così come una precisa calibratura del bianco e dei vari colori.
Ma fra i contro, invece, c’è un range dinamico limitato, prestazioni scarse con il flash ed un effetto bokeh innaturale. Ed è paradossale quest’ultimo punto, visto che Samsung Galaxy A9 (2018) ha un sensore dedicato per questo, a sottolineare come sia quasi interamente software questa modalità. Anche nei video non brilla lo smartphone, con un autofocus lento, colori poco saturi ed artefatti visibili.
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