Nata come categoria per certi versi ambigua per la sua utilità, gli smartphone da gaming stanno lentamente facendosi strada nel mercato. Attualmente i due principali esponenti di questo nuovo trend sono Razer Phone 2 e ASUS ROG Phone, già testati precedentemente ma che ho deciso di confrontare a fianco anche del primo Black Shark di Xiaomi. Quale sarà il modello più convincente in generale ma soprattutto quello più indicato per chi voglia giocarci in primis?
La dotazione di accessori è un elemento più che rilevante quando si parla di smartphone da gaming. Da questo punto di vista l’ASUS ROG Phone ha la meglio, dato che in confezione offre la AeroActive Cooler, la non indispensabile ma apprezzabile ventola di raffreddamento.
Il Black Shark, oltre al bumper protettivo, ha un accessorio a mio parere più utile da avere in confezione, ovvero il Gamepad: tuttavia, non sempre viene venduto in bundle e può capitare di doverlo acquistare da solo. Il peggiore sotto questo punto di vista è il Razer Phone, la cui confezione ha una dotazione standard, per quanto ben fatta come materiali.
Se consideriamo l’ecosistema di accessori, il “vincitore” è senza dubbio ASUS ROG Phone, con diverse opzioni a disposizione veramente interessanti (ma anche costose) da abbinare, acquistabili a parte. Anche Razer Phone 2 ha degli accessori aggiuntivi, come il caricatore wireless con LED RGB, per quanto siano più generici di quelli targati ASUS.
Tutti e tre i modelli in analisi portano avanti una filosofia estetica similare ma al contempo differente. Guardandoli uno di fianco all’altro si nota una certa “evoluzione”, partendo dal più appariscente Black Shark fino al più sobrio Razer Phone 2, con ASUS ROG Phone che si pone a metà. Ed è proprio quest’ultimo che preferisco visivamente, con Black Shark un po’ “giocattoloso” e Razer Phone 2 fin troppo minimal. Ma se quello che volete è il LED RGB sarete accontentati in ogni caso, anche se su Black Shark non è configurabile come sugli altri 2.
Ergonomicamente parlando, sulla carta il migliore è Black Shark, grazie a dimensioni e peso più contenuti, ma è al contempo il più scivoloso. Il Razer Phone 2 è indubbiamente il più scomodo, sia per il peso che per la larghezza, mentre ASUS ROG Phone si piazza nel mezzo. Al contempo, il Razer ha un profilo più spigoloso comodo per quando si gioca tenendo lo smartphone in orizzontale. I tasti del volume risultano però scomodi, in quanto troppo piccoli e poco tattili, ma la certificazione IP67 non dispiace affatto.
Per quanto riguarda lo sblocco del dispositivo, invece, il migliore è il Razer Phone 2, con un rapido ed efficace sensore ID laterale. Soluzioni differenti per ASUS, con un sensore posteriore reattivo ma posizionato un po’ troppo in alto, e Black Shark, con un buon sensore frontale. Ma sappiate che sul Razer è invece assente il riconoscimento facciale, così come un LED di notifica frontale (si può usare soltanto il logo RGB posteriore).
A livello qualitativo, il pannello che mi ha meno convinto è quello del Razer Phone 2. A partire dal form factor in 16:9, che lo rende inutilmente largo, ed una diagonale da 5.72″ in un corpo praticamente uguale ai due rivali che, però, godono di una diagonale maggiore in 18:9. E la tecnologia LCD adottata risulta non molto luminosa e con colori poco accesi. Senza considerare le anti-estetiche bande nere tutt’attorno, così come la risoluzione Quad HD che va a discapito della batteria senza dare vantaggi evidenti.
Ad essere IPS è anche il Black Shark, il quale, però, gode di una taratura più ottimale, con un buon contrasto, colori vividi ed una luminosità adeguata. Ma vuoi per la tecnologia AMOLED, vuoi per la calibratura software, è lo schermo dell’ASUS ROG Phone ad avere la meglio. I neri sono più profondi, il contrasto è più elevato e non manca una modalità Always-on (seppur priva di notifiche) ed un Tema Scuro.
Ma se ci spostiamo sull’aspetto più “da gamer”, ecco che la situazione cambia. Avere un refresh rate maggiore significa una responsività migliore, specialmente nei FPS. E se Black Shark non spicca con i suoi 60 Hz standard, ASUS ROG sale a 90 Hz, con Razer Phone 2 finora impareggiato con i suoi 120 Hz. La differenza visiva che intercorre fra Black Shark e ROG è praticamente la stessa che c’è fra ROG e Razer Phone 2: più alta è la frequenza, migliore è l’effetto “burroso” durante lo scrolling e nella fruizione di contenuti.
Sulla carta non c’è nessuna differenza (memorie a parte) fra i tre contendenti al trono, essendo basati sullo Snapdragon 845 di Qualcomm.
Ma si sa, le prestazioni sono il frutto di un lavoro corale da parte dei vari comparti che formano dispositivo. E devo dire che nell’utilizzo generale il display UltraMotion a 120 Hz del Razer Phone 2 ha una marcia in più nel rendere tutto più fluido. Lato memorie la variante base di ROG Phone parte da 8/128 GB, probabilmente il taglio migliore, per quanto la variante 8/128 GB del Black Shark costi meno. Purtroppo il Razer Phone 2 ha soltanto 64 GB, facili da saturare nel momento in cui si installano tanti giochi. È comunque l’unico dei 3 ad avere il supporto microSD.
Per analizzare le prestazioni in-game ho usato l’app GameBench, prendendo come riferimento uno dei giochi più pesanti e diffusi, ovvero PUBG. Niente da fare con Fortnite, visto che il gioco non viene eseguito se il Debug USB è attivo, parametro necessario per usare GameBench. Per quanto strano possa sembrare, le performance riscontrate sono pressoché identiche. Con impostazioni settate per prediligere il frame rate, ovvero grafica “Smooth” e frame rate “Extreme“, i terminali girano a 60 FPS, mentre impostando la grafica ad “HD/Ultra” girano a 40 FPS. Tuttavia, in quest’ultimo caso è più marcata la differenza di refresh rate fra il pannello del Black Shark e quello di Razer e ASUS.
Razer Phone 2
ASUS ROG Phone
Black Shark
A livello di release il più aggiornato è senz’altro Razer Phone 2, recentemente aggiornatosi ad Android 9 Pie con patch di febbraio 2019. Gli altri due modelli sono sempre ad Android 8.1 Oreo, con Black Shark con patch di dicembre 2018 e ROG Phone fermo alle patch di agosto 2018, per quanto ASUS abbia confermato l’arrivo di Pie. Come interfaccia continuo a preferire quella più pulita di Razer, con l’implementazione del sempre gradito Nova Launcher Prime, personalizzato ad hoc per l’occasione. Troppo aggressivi, invece, i Temi di ASUS e Black Shark, per quanto basti un launcher alternativo per risolvere.
Detto questo, su Razer Phone 2 c’è l’app Cortex: oltre ad una incompleta lista dei titoli compatibili con i 120 Hz, da qui si gestisce la suite Game Booster, tramite cui regolare la modalità Non Disturbare, i profili di Risparmio Energetico e regolare i settaggi in-game relativi a frequenza della CPU, risoluzione del display, refresh rate e anti-aliasing. Fra l’altro, attivando le Opzioni Sviluppatore si possono anche attivare gli FPS a schermo.
Su ROG Phone c’è l’equivalente Game Center, più accattivante esteticamente ma soprattutto più ricca di funzioni. Oltre alle stesse regolazioni offerte da Razer qua possiamo anche sfruttare Game Genie, una barra in-game che mostra in tempo reale gli FPS, la percentuale di utilizzo di CPU e GPU, la temperatura interna e l’andamento della batteria. Con Game Genie è anche possibile effettuare live su YouTube e Twitch sfruttando la selfie camera. Ma non solo: si possono addirittura creare Macro registrando le azioni a display e ripetendole in automatico, anche se è un po’ come barare, per certi versi.
Su Black Shark c’è invece la GameDock, una tendina che sinceramente offre funzioni fin troppo basilari, come l’attivazione della modalità Non Disturbare, la Protezione Occhi e poco altro.
La dual camera meno sensata del trio è quella del Black Shark, sfruttata unicamente per l’effetto bokeh ma con risultati uguali se non peggiori della concorrenza. Con Razer Phone 2 abbiamo un più comodo teleobiettivo (per quanto non stabilizzato) per zoomare senza perdere dettaglio e la differenza di qualità è ben visibile. Ma continuo a preferire un sensore grandangolare come quello di ASUS ROG Phone, più divertente da usare seppur abbastanza situazionale.
Fra i 3 modelli quello che meno mi ha convinto è stato Black Shark, i cui algoritmi AI spingono eccessivamente sull’aumento del contrasto e sullo snaturamento dei colori. Gli scatti realizzati con Razer Phone 2 sono più godibili, per quanto poco costanti a seconda della circostanza. Pur non eccellendo, ROG Phone si è dimostrato il più solido, sia di giorno che di notte, soprattutto negli scatti in contesti con HDR. Per quanto riguarda la selfie camera, invece, di giorno Black Shark tira fuori degli scatti niente male, mentre di notte nessuno dei 3 entusiasma. La modalità Selfie Portrait è da rivedere su Black Shark, dove l’immagine perde quasi del tutto di colore.
Samples dimensioni originali (Google Drive)
I video possono essere registrati fino in 4K a 60 fps con Razer Phone 2 e ASUS ROG Phone, mentre il Black Shark, pur avendo lo stesso hardware, si ferma al 4K a 30 fps.
Un altro aspetto importante quando si tratta di gaming è il comparto audio, visto che avere un audio coinvolgente è un bonus da non sottovalutare. Qua a peccare è il Black Shark con il suo speaker mono inferiore, visto che gli altri due terminali hanno speaker stereo frontali. La coppia di casse di Razer Phone 2 ha un ottimo effetto stereofonico ben bilanciato, ma la configurazione di ASUS ROG è priva di distorsioni anche a volume alto, oltre ad avere una potenza maggiore.
In cuffia la situazione è leggermente differente. Lo smartphone ASUS ha il vantaggio di essere l’unico con ingresso mini-jack e l’audio che ne fuoriesce è molto alto come volume ma più sbilanciato rispetto a quello del Razer Phone. Infine, il Black Shark è anch’esso ben equilibrato come Razer ma con un volume inferiore e, fra i 3, è l’unico senza equalizzatore.
Ovviamente concludiamo parlando di autonomia: tutti e 3 hanno una batteria da 4000 mAh ma, in questo caso, ASUS ROG Phone non mi ha entusiasmato. Pur avendo un display AMOLED, nel complesso si arriva a fine giornata con 4/5 ore di utilizzo e la ricarica HyperCharge è la più lenta, mettendoci circa 100 minuti per un ciclo completo.
Black Shark fa meglio, con circa 5/6 ore, ed il supporto Quick Charge 3 lo fa caricare in 90 minuti. A fare 5/6 ore di display è anche Razer Phone 2 fa ma, avendo un pannello più energivoro visto il refresh rate a 120 Hz, si comporta meglio. Inoltre è uno dei pochissimi smartphone ad aver il supporto Quick Charge 4, caricandosi in 70 minuti, così come la comoda ricarica wireless Qi.
Per quanto Black Shark sia un buon prodotto in generale, oltre che il più economico, dal punto di vista del gaming non è uno smartphone che ha molto da offrire e lo stesso potremmo dire per Black Shark Helo. Vedremo se con Black Shark 2 ci saranno novità più sostanziose. La vera sfida è quindi fra Razer Phone 2 e ROG Phone e qua a spostare l’ago della bilancia è il prezzo. Se volete spendere meno Razer Phone 2 è adesso in sconto a 549€, un prezzo adeguato. Se invece quello che volete è lo smartphone da gaming più completo allora ROG Phone è la vostra scelta, anche se il prezzo 799€ potrebbe frenare non poche persone.
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