Dopo tanti rumors ed hype generatosi in questi giorni, finalmente Google Stadia è realtà e la carne al fuoco è veramente tanta. Il concetto è uno solo: creare un piattaforma per tutti senza alcun limite, soprattutto hardware. Un servizio che unica più di 2 miliardi di giocatori al mondo con tutti gli appassionati dei video gameplay e, ovviamente, gli sviluppatori senza i quali tutto ciò non sarebbe possibile.
Immaginate di guardare su YouTube il trailer dell’ultimo Assassin’s Creed e, con un click, ritrovarsi subito nel gioco. Ciò sarà possibile con un apposito tasto “Play Now” nell’interfaccia di YouTube, attendere soltanto pochi secondi ed essere catapultati all’interno del gioco.
Google Stadia sarà giocabile sia su PC desktop che su notebook, smartphone e TV tramite Chromecast, indipendentemente dall’hardware su cui è basato il dispositivo utilizzato. Ciò è possibile in quanto tutta quanta l’elaborazione grafica viene calcolata in cloud tramite i data center di Google.
Grazie ad una rete con più di 7500 nodi sparsi per il mondo, sarà possibile giocare fino al 4K HDR a 60 FPS con supporto Dolby Audio. Ma non solo, dato che potremo streammare sempre in 4K a 60 fps direttamente su YouTube, mantenendo la massima qualità. Basti pensare che Google Stadia è in grado di fornire una potenza di 10.7 TFLOPS, ancora di più dei 6 TFLOPS di Xbox One X e dei 4.2 TFLOPS di PS4 Pro.
Su Google Stadia potremo giocare sia con i controller che abbiamo già in casa, ovvero quelli di PlayStation, Xbox e Nintendo Switch, ma soprattutto con il controller dedicato di Google. Esso si connetterà via Wi-Fi al terminale utilizzato per giocare in cloud e, oltre alla configurazione tradizionale, avrà due nuovi pulsanti. Il primo è il tasto Capture, con cui condividere il proprio gameplay con i contatti o con il mondo tramite YouTube. Il secondo è il tasto legato a Google Assistant per avviare shortcuts e muoversi più agevolmente nei menu.
Google ha tenuto a sottolineare anche l’importanza che dà al concetto di cross-platform. Non soltanto non ci saranno limitazioni nel parco titoli, ma la piattaforma permetterà agli sviluppatori di dare ai giocatori la possibilità di avere salvataggi incrociati fra console. Le potenzialità sono vaste: se si pensa al settore del gaming in multiplayer, se attualmente il limite nei titoli battle royale è di 100 giocatori, con la tecnologia di Google Stadia sarà possibile spingersi fino a 1000 giocatori simultaneamente.
Con il passare del tempo, il concetto di multiplayer split screen è andata via via svanendo, anche per motivi tecnici. Grazie alla feature Stream Connect sarà possibile giocare in cooperativa fra 2 o più giocatori allo stesso titolo senza problemi. Un’altra feature intrigante si chiama State Share. Immaginate di guardare un video gameplay di un gioco compatibile con Google Stadia e, arrivati ad un certo punto, voler giocare noi al posto suo. Potremo così prendere in mano il controller, caricare la sessione di gioco da un punto ben specifico e provare noi quella determinata sezione del gioco.
In alternativa, immaginate di guardare la live di un gioco multiplayer e decidere di voler partecipare. Basterà cliccare sul tasto “Join Now” per entrare nella lobby e giocare alla prima sessione libera. Inoltre, grazie a Crowd Share, lo youtuber di turno potrà rendere partecipi i propri followers nelle proprie sessioni di gioco.
Le potenzialità sono molte, anche in combinazione con Google Assistant. Quante volte vi sarà capitato di bloccarvi in un punto del gioco e dovervi fermare per andare a cercare la soluzione all’inghippo. Richiamando l’assistente vocale sarà possibile avere il risultato di ricerca migliore per quel determinato problema senza dover uscire dal gioco.
Google Stadia sarà lanciato ufficialmente nel corso del 2019, anche se non c’è ancora una data precisa. La disponibilità iniziale sarà per USA, Canada, Regno Unito e buona parte dell’Europa. Altre novità saranno annunciate nel corso dell’estate, perciò sarà necessario pazientare ancora per saperne di più, soprattutto per quanto riguarda i costi di abbonamento.
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