Ha fatto molto parlare la “notizia” degli scorsi giorni, con Donald Trump che, in occasione di un meeting con vari amministratori aziendali, ha chiamato Tim Apple anziché Tim Cook il CEO di Apple. Una crasi apparentemente involontaria e che ha suscitato l’ilarità di molti, soprattutto fra coloro che non hanno molto a genio il presidente USA. La realtà sarebbe invece un’altra, come sottolineato dallo stesso Trump tramite la propria pagina Twitter.
Sembra proprio che Donald Trump si sia volontariamente riferito a Tim Cook come Tim Apple, anziché trattarsi di un errore o di un’approssimazione involontaria. Potrebbe sembrare una scusa, ma come stanno facendo notare anche altri utenti su Twitter, il presidente si è già riferito in passato ad altre personalità in questo modo. In passato, per esempio, chiamò Marillyn Hewson, amministratrice dell’importante azienda aerospaziale Lockheed Martin, come Marillyn Lockheed, appunto. D’altronde la comunicazione di Donald Trump è fatta così, brusca e poco convenzionale. Basti pensare a quando storpiò il nome di Jeff Bezos in Jeff Bozo, epiteto negativo solitamente attribuito a persone poco istruite e con difficoltà cognitive.
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