Nel 2017 l’università Stanford ha dato il via ad un test che si è avvalso dell’utilizzo di Apple Watch per verificare la salute di oltre 410.000 partecipanti. Dopo circa due anni i risultati sono stati resi palesi ed hanno fatto emergere diverse, importanti, considerazioni.
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In primis il dato rilevante riguarda la salute dei partecipanti. Oltre 2.000 persone che hanno preso parte al test hanno riscontrato problemi di aritmia e fibrillazione arteriosa dapprima sconosciuti. Il primo riscontro – positivo – riguarda quindi la possibilità in questi casi, come già accaduto in passato, di allarmare gli utenti e permettere di ricorrere ai ripari a tempo debito.
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Proprio questo aspetto però riserva un risvolto della medaglia da non sottovalutare. Con strumenti “medici” a disposizione, tantissimi partecipanti al test hanno deciso di ricorrere a pareri di professionisti dopo alcune misurazioni sospette. Visti i risultati dello studio, si evince dal report che qualora i produttori di smartphone decidano di proseguire in questa direzione (quella di fornire strumenti di monitoraggio agli utenti) dovranno ridurre al minimo gli errori di misurazione per non scatenare inutili allarmismi negli utenti.
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