Il colosso finlandese si cimenta in un nuovo device entry level, ancora una volta sotto il segno di Android One, per portare agli utenti un’esperienza software quanto più pura possibile. Device piccolo e maneggevole, che fa della praticità il suo cardine, Nokia 3.1 vive di luci ed ombre. Andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere nella nostra recensione.
All’interno della confezione troviamo la seguente dotazione:
Il Nokia 3.1 presenta un corpo piccolo ed aggraziato, con angoli arrotondati, back cover in materiale plastico e frame perimetrale in alluminio con taglio a diamante e piccole interruzioni plastiche per la ricezione delle antenne. Nel complesso il grip è molto buono così come il design, con il retro curvo ed il pannello protettivo Corning Gorilla Glass con vetro 2.5D che contribuiscono a dare un minimo senso di eleganza e trasmettono solidità. Niente scricchiolii, con una qualità costruttiva impeccabile in perfetto stile Nokia.
Sul bordo destro troviamo tasto Power e bilancere del volume, mentre sulla sinistra il doppio slot per ospitare due SIM più la microSD. Sul frame superiore, poi, vediamo l’ingresso mini-jack, e su quello inferiore l’ingresso microUSB, lo speaker ed il microfono principale. Lo smartphone misura 146.25 x 68.65 x 8.7 mm per un peso di 138.3 g.
La back cover ospita il logo Nokia, una single camera con flash LED) e – sopra di essa – il microfono per la riduzione dei rumori. Tuttavia, non mancano i compromessi: fra questi troviamo l’assenza del lettore d’impronte, così come del Face Unlock e del LED di notifica. Quest’ultimo è sostituito dall’Ambient Display: alla ricezione di una notifica il display si accende e mostra il contenuto su sfondo nero per una manciata di secondi. Soluzione simpatica, ma trovo inconcepibile che nel 2018 si sacrifichino elementi come questi, anche su un dispositivo votato al risparmio.
Il Nokia 3.1 monta un display LCD IPS da 5.2 pollici di diagonale con risoluzione HD+ (1440 x 720 pixel), rapporto in 18:9 e densità di 310 PPI. Il pannello si comporta decisamente bene, con colori saturi ma resi in maniera tutto sommato realistica, ed angoli di visuale discreti senza particolari aberrazioni cromatiche. La luminosità massima non è al top ma non delude, così come il sensore di regolazione automatica.
L’unica cosa che fa storcere il naso, a mio avviso, sono le dimensioni del display, troppo piccolo in relazione alle ampie cornici superiore ed inferiore, dalle dimensioni decisamente spropositate. Per il resto troviamo i classici piccoli difetti intrinseci da LCD, ovvero neri poco profondi e bianchi tendenti all’azzurrino. Insomma, una soluzione visivamente buona e dedicata principalmente a chi è alla ricerca di un device “poco ingombrante”.
Sotto la scocca abbiamo un chipset MediaTek MT6750N, con CPU octa-core ARM Cortex-A53 fino a 1.5 GHz. Si tratta di un SoC del 2016 con processo produttivo a 28 nm che ha ormai fatto il suo tempo. Non mancano rallentamenti e l’apertura delle app a volte è in leggero ritardo (ciò si verifica con più frequenza quando si apre un’applicazione per la prima volta). Troppe app in background fanno faticare il dispositivo e in occasione di un uso particolarmente prolungato (non necessariamente legato ai giochi) il device tende a scaldare nella zona del processore, anche se non troppo. Sicuramente i 2 GB di RAM non aiutano affatto alla gestione dei processi, così come i 16 GB di storage, di cui circa 8 GB disponibili, comunque espandibile tramite microSD fino a 128 GB.
La GPU è una scheda ARM Mali-T860 MP2 fino a 520 MHz, buona per giochini casual o comunque molto soft. Con i giochi più pesanti, come Asphalt 8, il frame rate cala vistosamente e non abbiamo a che fare con un’esperienza del tutto fluida. È possibile comunque giocare anche a dettagli alti, anche se già dopo pochi minuti inizierete a sentire il calore (dapprima leggero) provenire da sotto la scocca.
NB: anche provando più volte, Antutu Benchmark si impallava in fase di apertura.
Il Nokia 3.1 offre una singola fotocamera posteriore da 13 mega-pixel con apertura f/2.0, autofocus e flash LED. Vista la collocazione di mercato, le aspettative non erano molte, ma comunque il comparto fotografico è in grado di concedere scatti discreti con colori non vividi, sempre che ci si trovi in situazioni di buona illuminazione.
Spesso abbiamo a che fare con fenomeni di sovraesposizione ma con la giusta mano ed attivando l’HDR all’occorrenza, il sensore regala qualche piccola soddisfazione, soprattutto per quanto riguarda la gestione cromatica. I dettagli non sono il massimo e la situazione precipita con luce artificiale e di sera, con immagini pastose, micro-mosse (e non) e con molto rumore di fondo.
Quanto detto finora vale anche per la selfie camera, modulo da 8 mega-pixel con apertura f/2.0, HDR e angolo di apertura 84.6 gradi. Gli scatti sono accettabili per un contesto social.
I video possono essere registrati in massimo Full HD a 30 fps. Per quanto dettagli e colori siano catturati in maniera sufficiente, la mancanza di stabilizzazione elettronica si fa decisamente sentire, con clip vistosamente tremolanti (a meno che non si ricorra ad un gimbal).
Lo smartphone è dotato di un modulo Dual SIM 4G; in aggiunta è presente uno slot aggiuntivo in cui inserire la microSD. Buono l’audio in chiamata e più che adeguata anche la ricezione, dato che non si sono verificati problemi in nessuna situazione in particolare. Navigazione forse un po’ lenta, nonostante la presenza di un modem LTE Cat. 4 fino a 150 Mbps in download e 50 Mbps in upload.
A bordo troviamo tutti i classici moduli dedicati alla connettività, con Wi-Fi b/g/n/ac Dual Band, Bluetooth 4.2, NFC e GPS/A-GPS/GLONASS/Beidou. È presente un singolo speaker, leggermente gracchiate, con frequenze medie accentuate ed un volume non molto alto. Migliora la situazione tramite ingresso mini-jack.
Trattandosi di uno smartphone Android One, il software che troviamo installato è Android 8.0 Oreo puro, con patch di sicurezza aggiornate a luglio 2018. Pur trattandosi di un software privo di personalizzazioni ed aggiornato resta comunque il senso di pesantezza trasmesso dal chipset e dai soli 2 GB di RAM a disposizione. Nonostante Android puro, il Nokia 3.1 si comporta esattamente “come dovrebbe”. Si tratta di un entry level e nulla più: discreto per l’uso quotidiano, con qualche sprazzo di fluidità ogni tanto.
Il software è il classico Android, forse pure un po’ scarno. Presente il doppio tap per accendere il display, una feature che trovo estremamente pratica. Per il resto le funzioni sono quelle basilari, con un’esperienza generale adatta a chi vuole uno smartphone essenziale e nulla più.
La batteria è un’unità da 2990 mAh ed offre poco meno di 3 ore di display acceso. Visto il display da 5.2 pollici “solo” HD ci saremmo aspettati qualcosa in più in termini di autonomia, ma sembra che il SoC a 28 nm qua equipaggiato richieda un tributo decisamente troppo caro. Con il caricatore in dotazione il tempo di ricarica si aggira intorno alle 2 ore e 56 minuti.
Nokia 3.1 vive di luci ed ombre, come anticipato ad inizio recensione. Il prezzo di listino di 169 euro (anche se online è possibile trovarlo a qualcosina in meno) non aiuta di certo ed è difficile definire questo device un best buy. Tuttavia, la presenza di Android stock e le dimensioni compatte ne fanno il compagno adatto per chi è alla ricerca di uno smartphone senza troppe pretese dal punto di vista hardware ma che si sappia distinguere per la sua praticità.
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