Quello che ho sempre apprezzato degli smartphone LG è sicuramente l’utilizzo di una doppia fotocamera che facesse la differenza rispetto ai suoi competitors. Infatti, il brand coreano si è sempre distinto per il sensore grandangolare accompagnato a quello standard, il quale ci consente di effettuare fotografie che potremmo realizzare altrimenti solamente con un’action camera. Quest’anno, però, con LG G7 ThinQ l’azienda asiatica ha deciso di ridurre l’ampiezza del grandangolo per poter aumentare la qualità generale ed i dettagli. Inoltre, rispetto ai modelli precedenti troviamo l’integrazione di diverse novità come ad esempio il notch, l’altoparlante Boombox e tanto altro ancora.
Come si sarà comportato dunque durante i nostri test? Scopriamolo insieme all’interno della recensione completa.
All’interno della confezione in cartonato nero troviamo la seguente dotazione:
Ho apprezzato molto la scelta di LG di inserire anche delle cuffiette all’interno della confezione di vendita, in quanto questo non è affatto scontato al giorno d’oggi, soprattutto per quanto riguarda i top di gamma. Questo ci fa capire, inoltre, che si continua a puntare molto sul comparto audio.
Dal punto di vista del design LG ha sempre realizzato top di gamma che hanno fatto discutere per la loro estetica particolare ma che, personalmente, ho sempre apprezzato. Quest’anno l’azienda ha deciso di puntare su un look più semplice e lineare, infatti diciamo che non ci sono particolari aspetti che ci facciano parlare di lui.
Lo smartphone è realizzato in alluminio sul frame perimetrale ed in vetro con protezione Corning Gorilla Glass 5 sulla back cover, i quali donano allo smartphone una buona robustezza, certificata anche dallo standard militare MIL-STD-810G. Inoltre, lo smartphone possiede la certificazione IP68 che lo rende resistente ad acqua e polvere.
In tutto ciò abbiamo anche una buona maneggevolezza grazie ad un display in 19.5:9 che conferisce al device una forma allungata e delle dimensioni di 153.2 x 71.9 x 7.9 millimetri per un peso di 162 grammi.
Sul lato destro è presente solamente il tasto power, a differenza di quello sinistro dove troviamo il bilanciere del volume ed il tasto rapido per l’assistente Google. Inferiormente è possibile notare l’ingresso mini-jack, l’ingresso USB Type-C, il microfono principale e lo speaker di sistema, mente sul profilo superiore troviamo il microfono utile alla riduzione dei rumori ambientali e lo slot SIM + microSD.
Arriviamo infine alla back cover, la quale presenta la dual camera con il flash LED ed il sensore d’impronte digitali, a differenza della parte frontale dove, all’interno del notch, risiedono la fotocamera per i selfies, la capsula auricolare, il LED di notifica ed il sensore di luminosità e prossimità.
Anche LG ha deciso di inserire il notch al posto del suo tipico second display anche se va detto che il software è stato ben ottimizzato per sfruttare al meglio gli spazi adiacenti alla tacca.
Per quanto riguarda invece il sensore d’impronte digitali questo è preciso e mediamente rapido. Possiamo affermare che lo sblocco avviene con successo 9 volte su 10.
Questo LG G7 ThinQ possiede un display IPS da 6.1 pollici di diagonale con risoluzione QHD+ (3120 x 1440 pixel) e formato 19.5:9, densità di 564 PPI, tecnologia Super Bright Display che porta la luminosità massima fino a 1000 nits, supporto all’HDR10 e funzione Always-on.
Insomma, il pannello di questo smartphone è veramente un piacere per gli occhi grazie ai suoi colori vivi ed un’ottima definizione. Grazie alla nuova tecnologia integrata, questa unità risulta essere veramente molto luminosa, tanto da poter farci luce all’interno di una stanza completamente buia. Quindi, sotto la luce diretta del sole non avremo alcun tipo di problema.
I colori sono rappresentati molto fedelmente ma, qualora voleste personalizzarli potrete farlo attraverso le impostazioni modificandone la taratura. Inoltre, sempre nella sezione dedicata al display potremo andare a nascondere il notch (verrà aggiunta una barra), oppure modificare il colore del New Second Screen (ovvero i lati adiacenti alla tacca).
Sarà possibile personalizzare l’Always-on display, la risoluzione dello schermo, la modalità lettura, le dimensioni delle icone sul display, gestire i tasti software inferiori e tanto altro ancora. Insomma, ancora una volta il software LG si dimostra essere decisamente completo e pieno di personalizzazioni.
Comunque, a parte tutto, gli angoli di visuale sono molto buoni ed è un piacere utilizzare questo smartphone per la visione di film e video.
Sotto la scocca troviamo l’ultimo chipset high-end di casa Qualcomm, ovvero lo Snapdragon 845, il quale è comprensivo di una CPU octa-core con frequenza di clock massima di 2.7 GHz, una GPU Adreno 630, 4 GB di RAM LPDDR4x, 64 GB di memoria interna di tipo UFS 2.1 (circa 48 GB sono disponibili) espandibile tramite microSD fino a 2 TB e, infine, un processore IA integrato Hexagon 685 DSP dedicato all’intelligenza artificiale su cui LG punta molto.
Per quanto riguarda questo comparto non abbiamo riscontrato problemi nella reattività e nelle prestazioni del dispositivo. Infatti, abbiamo un utilizzo quotidiano senza compromessi. I 4 GB di RAM possono sembrare pochi, ma in realtà sono sufficienti per un utilizzo anche più spinto con molte app aperte.
La GPU si comporta decisamente bene anche con titoli più pesanti come PUBG e Asphalt 9, i quali girano fluidi con dettagli al massimo.
L’unico problema che ho riscontrato riguarda il surriscaldamento del dispositivo. Infatti, in questi giorni mi sono concesso una breve vacanza, il che si traduce in utilizzo piuttosto stressante tra fotocamera, social, maps ed utilizzo della rete dati. Va detto anche che il caldo di questi giorni potrebbe essere in parte complice, ma purtroppo lo smartphone tendeva a raggiungere delle temperature che mi costringevano a toglierlo dalla tasca per il calore emanato.
Come dicevo precedentemente, con l’LG G7 ThinQ, l’azienda ha preferito ridurre il grandangolo per poter garantire una qualità maggiore. Infatti, posteriormente troviamo una dual camera con un sensore primario da 16 mega-pixel (71°), apertura f/1.6, stabilizzatore ottico, autofocus laser + PDAF, ed un sensore secondario da 16 mega-pixel con apertura f/1.9 e grandangolo di 107°.
In condizioni di buona luminosità le foto sono molto buone, caratterizzate da un buon livello di dettaglio, dei colori rappresentati fedelmente ed un buon bilanciamento del bianco. In linea generale non abbiamo critiche particolari anche se comunque la qualità degli scatti non lo colloca tra i migliori camera phone. Infatti, non siamo al livello di Huawei P20 pro, ad esempio, ma riusciamo comunque ad ottenere scatti soddisfacenti.
Il sensore grandangolare ci permette di effettuare foto più particolari rispetto alla quasi totalità degli smartphone in circolazione e l’ho trovata decisamente piacevole soprattutto durante i viaggi, in cui è possibile sbizzarrirsi per cercare lo scatto perfetto. La qualità è migliore rispetto ai suoi predecessori, ma è comunque possibile notare delle lievi distorsioni e dei dettagli non al top.
Questo lo riscontriamo soprattutto di sera in cui è visibile del rumore di fondo con entrambi i sensori, seppur i colori siano buoni ed il bilanciamento del bianco venga gestito abbastanza bene.
L’interfaccia integra anche la modalità AI che permette il riconoscimento della scena con il relativo adattamento dei parametri per uno scatto migliore, ma personalmente non ho riscontrato grandi migliorie, anzi, in alcuni casi lo scatto è risultato anche peggiore.
Presente anche l’HDR automatico e la modalità ritratto che riesce a delimitare abbastanza bene i bordi del soggetto in primo piano per effettuare un bokeh. Infine, troviamo anche tutte le varie modalità di scatto presenti anche su altri top di gamma dell’azienda come LG V30.
Frontalmente, invece, troviamo un sensore da 8 mega-pixel (80°) con flash virtuale. In questo caso le foto mi hanno convito molto in condizioni di luminosità favorevole, grazie ad una buona definizione ed una gamma cromatica rappresentata fedelmente, seppur qui il bilanciamento del bianco zoppichi un po’. La sera la qualità va a ridursi inevitabilmente ed è possibile notare del rumore digitale. In questo caso gli scatti raggiungono comunque la sufficienza, ma senza sorprendere particolarmente.
I video possono essere registrati fino alla risoluzione massima Ultra HD (3840 x 2160 pixel). La qualità generale è molto buona grazie ad una buona stabilizzazione e dei bei colori. Oltre la sufficienza anche l’autofocus, il quale risulta essere molto reattivo. Qui troviamo inoltre la possibilità di utilizzare la modalità manuale e modificare diversi parametri come il tempo di esposizione, gli ISO, il bilanciamento del bianco, i profili colore ecc…
Come da tradizione LG, l’audio è un comparto curato fortemente grazie alla presenza di un Quad DAC a 32-bit, la modalità Boombox, il DTS:X 3D Surround ed il supporto Apt-X HD per i dispositivi Bluetooth.
Insomma, tutto questo si traduce in un esperienza audio di livello con delle frequenze ben equilibrate ed una buona potenza. Questa viene amplificata grazie anche alla modalità Boombox, la quale sfrutterà lo spazio interno dello smartphone facendolo vibrare e utilizzandolo come cassa di risonanza per amplificare i bassi.
Utilizzando le cuffie possiamo sfruttare il DTS:X 3D Surround Sound, il quale ci restituirà un effetto 3D, il classico suono cinematografico.
Buono anche l’audio in capsula auricolare durante le chiamate, così come il vivavoce ed il microfono.
L’LG G7 ThinQ supporta il single SIM con connettività LTE Cat.18, il Wi-Fi Dual Band, Bluetooth 5.0, NFC, GPS/A-GPS/GLONASS/Galileo e Radio FM. Insomma, anche questo comparto è molto completo e non abbiamo riscontrato problematiche per quanto riguarda la ricezione, lo switch tra rete dati e Wi-Fi o l’aggancio del segnale con il navigatore satellitare.
A bordo dell’LG G7 ThinQ troviamo Android 8.0 Oreo con interfaccia personalizzata LG UX e patch di sicurezza aggiornate al 1 maggio 2018.
Ormai conosciamo bene questa user interface e sappiamo quanto sia personalizzabile a partire dalle impostazioni del display, i temi, la grandezza delle icone, il font del testo e tanto altro ancora. Insomma, abbiamo un software completo ed esente da lag o impuntamenti vari, quindi anche questa volta LG ha fatto un ottimo lavoro.
Quest’anno è presente anche una novità, perché sul lato sinistro dello smartphone è presente il tasto rapido per Google Assistant che, però, potrà essere attivato solo a smartphone sbloccato.
L’autonomia non è uno dei punti di forza di questo LG G7 ThinQ, in quanto la batteria da 3000 mAh non garantisce delle performance di livello. Infatti, con utilizzo intenso sarà possibile arrivare a malapena alle 4 ore di schermo attivo. Spesso ci aggiriamo intorno alle 3 ore e 30 minuti e saremo costretti a ricaricarlo prima di cena.
Lo smartphone comunque si ricarica piuttosto velocemente ed è presente anche il supporto alla ricarica wireless.
Come avrete potuto notare, l’LG G7 ThinQ è uno smartphone votato alla multimedialità grazie ad un ottimo display, un audio di livello ed una buona fotocamera che grazie al sensore grandangolare ci consente di effettuare degli scatti molto interessanti per i social. Dal lato opposto, però, troviamo un’autonomia non sufficiente ed una tendenza a surriscaldarsi che non rende particolarmente piacevole l’utilizzo durante l’estate.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere che l’LG G7 ThinQ è venduto di listino a 849 euro, un prezzo troppo alto valutando il complesso. Tuttavia, fortunatamente è possibile trovarlo su Amazon e su altri store a circa 550 euro, una cifra più abbordabile e che potrebbe consentirci di acquistarlo senza troppi pentimenti.
La PlayStation 5 è stata lanciata il 19 novembre 2020 in Italia, una settimana dopo…
Dopo 16 anni dal suo arrivo sul mercato, iPhone 2G torna a sconvolgere la vita…
Con l'acquisizione di Activision oramai andata in porto, Microsoft e Sony hanno finalmente firmato uno…
L'operatore virtuale di Vodafone torna alla carica e questa volta prova a tentare i clienti…
Google ha annunciato oggi l'arrivo di Bard anche in Europa e in Italia, dopo la…
L'accesso a Internet è diventato fondamentale nella nostra società sempre più digitale. Per garantire una…