Le innovazioni tecnologiche nel settore degli smartphone avanzano sempre di più e progressivamente si sta arrivando a display sempre più ottimizzati e privi di cornici. I produttori stanno proponendo varie soluzioni per non rinunciare alla selfie camera, come visto con Vivo NEX e OPPO Find X ed il prossimo passo sarà una fotocamera integrata direttamente nel display. Nel frattempo, anche la sicurezza è diventata un punto cruciale (si pensi al Face ID di iPhone X), come dimostra questo particolare sensore ID sviluppato dall’UNIST (Ulsan National Institute of Science and Technology).
Il nuovo sensore ID si presenta come un modulo trasparente e flessibile da integrare al di sotto dei display degli smartphone. Fin qui nulla di “stupefacente”: si tratta di una delle ennesime soluzioni votate alla sicurezza dei dispositivi mobili e una naturale evoluzione degli attuali sensori. Tuttavia, questo particolare modulo ID è capace di rilevare la pressione tattile e la temperatura corporea.
Inoltre si tratta di un sensore realizzato nanofibre e nanofili, i quali formano dei veri e propri elettrodi in grado di rilevare la corrente elettrica generata da un dito. Come il nome stesso di questi materiali suggerisce, si tratta di strutture sottilissime, tanto da essere invisibili a occhio nudo.
Ciliegina sulla torta, il sensore di temperatura è in grado di fornire un livello di sicurezza in più, con una soglia di rilevamento compresa tra i 30 e i 45 gradi centigradi.
Tra le possibilità offerte dalla nuova soluzione ci sarebbe anche la facoltà di ricoprire gran parte del display, in modo che l’utente possa sbloccare il proprio dispositivo toccando un qualsiasi punto del pannello. Insomma, quella presentata da questo team di ricercatori sudcoreano è qualcosa di completamente diverso da quanto visto finora. Gli attuali sensori ID (come per NEX) si basano su un sensore ottico che effettua una scansione dell’impronta illuminando il dito grazie al display.
Al momento si tratta di una tecnologia in fase sperimentale, che necessita di ulteriori miglioramenti. Tuttavia, vista anche la forte richiesta di maggiore sicurezza (in ambito mobile e non), non è da escludere che il progetto possa subire un’accelerata nel corso dei prossimi mesi.
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