Dopo aver provato la powerbank iMuto Power Station 50000 mAh, oggi vi proponiamo un modello affine ma di un altro produttore, ovvero la Suoaki S270 150Wh Power Station. Anche qui non abbiamo a che fare con una soluzione troppo portatile, viste le dimensioni e gli output a differenti voltaggi ed amperaggi in uscita. Proprio grazie all’alto amperaggio ed ai diversi parametri, oltre agli smartphone possiamo alimentare anche tablet e notebook. L’ampia dotazione di connettori inoltre, vi permetterà di alimentare anche devices operanti a 12V. Vediamo insieme come funziona nella nostra recensione.
All’interno della confezione troviamo la seguente dotazione:
A differenza di quanto visto con tante altre powerbank, non abbiamo a che fare con un prodotto troppo portatile. Le dimensioni, infatti, sono di 184,5 x 109,5 x 118,5 mm, mentre il peso ammonta a ben 1.3 Kg. La scocca è realizzata in plastica nera opaca con alcuni inserti di colore rosso, come i quattro spigoli e le maniglie per il trasporto. Buona la solidità e la qualità costruttiva, anche se le plastiche tendono a graffiarsi facilmente.
Sulla parte anteriore troviamo una torcia costituita da due potenti LED bianchi e, in basso, la ventola di raffreddamento. Ad accompagnare la torcia troviamo poi il connettore di alimentazione in ingresso (15V 2A) ed il tasto per accendere la torcia. A sinistra abbiamo quattro connettori in uscita a 12V ed in grado di erogare fino ad un massimo 15A combinati.
Nella parte superiore poi, troviamo il tasto Power ed una serie di strisce LED di colore blu. A fianco ad esse sono poi presenti due maniglie per il trasporto di colore rosso. Nella parte posteriore troviamo la classica presa di corrente a 220V in formato americano, accompagnata dal tasto di attivazione nella parte alta.
Infine, a destra troviamo tre porte USB a 5V 2.1 A cadauna ed una quarta porta USB di tipo Quick Charge 3.0 da 18W, il tasto Power per torcia e powerbank. Sulla parte inferiore, invece, troviamo due piedini in gomma ed alcune informazioni inerenti Suoaki.
Durante i test non ho potuto fare il classico test di scarica con l’amperometro, in quanto la capacità era ben superiore al massimo rilevabile dallo strumento. Ho quindi optato per delle classiche prove di ricarica sul mio smartphone e PC.
Caricando il mio smartphone, ovvero lo Xiaomi Mi 5, dotato di una batteria da 3000 mAh. sono arrivato a ben 11 ricariche complete. Siamo dunque vicini ai 35000 mAh, ma va considerato che la ricarica rapida Quick Charge ha un maggior consumo vista la conversione a voltaggi maggiori.
Non contento, ho provato anche a caricare il mio notebook Acer, caratterizzato da una batteria da 2800 mAh a 14.7V, dunque circa 34 Wh totali. Ebbene, sono riuscito ad effettuare la ricarica per ben due volte piene, confermando ancora la capacita effettiva della powerbank.
Per la ricarica della powerbank sono necessarie circa otto ore usando il caricatore in dotazione. Inoltre, acquistando l’omonimo pannello solare, potrete ricaricare la powerbank utilizzando la radiazione solare, anche se i tempi di ricarica salgono esponenzialmente.
In conclusione, il prodotto funziona bene, rispetta le specifiche dichiarate e la costruzione è di discreto livello. Certo, il prezzo non è dei migliori, così come la portabilità, ma il target è ben specifico ad una certa nicchia di persone. La Suaoki è disponibile ad un prezzo di 139 dollari sul sito del produttore.
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