La Corte di Mosca ha deciso di procedere con il blocco di Telegram, la nota applicazione di messaggistica istantanea nota in tutto il globo e utilizzata da oltre 200 milioni di utenti ogni mese. Il ban per tutto il territorio russo dovrebbe essere imminente e arriva dopo una battaglia legale durata mesi.
Dopo uno scontro durissimo tra Telegram e la Roskomnadzor, il Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa, la nota applicazione ha avuto la peggio. Già in precedenza una sentenza della Corte Suprema russa ha sancito che Telegram avrebbe dovuto condividere le proprie chiavi di crittografia, per permettere all’FSB – Federal Security Service – di accedere ai dati degli utenti russi. La peripezie legali sono continuate dopo il rifiuto della società di adempiere a quanto stabilito dalla sentenza.
Secondo quanto riferito dai media russi, il governo procederà con il blocco totale del servizio; il ban resterà in vigore fino a quando la compagnia non si deciderà a sottomettersi alla precedente sentenza. Nonostante ciò, non è ancora chiaro se il blocco sarà effettivo già a partire da oggi oppure dal prossimo mese (una volta che Telegram avrà fatto ricorso alla Corte).
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