Fra il rinvio di Red Dead Redemption 2 e la lavorazione del prossimo Bully 2, potrebbero passare diversi anni prima di sentire anche solo parlare ufficialmente di GTA 6 da parte di Rockstar Games. Chi segue questa saga sarà conscio dell’hype e di tutto ciò che gravita attorno ad ogni nuova uscita, fra rumors, speculazioni e quant’altro. Ma visto che al momento non si sa veramente nulla sul prossimo gran furto d’auto, ho deciso di stilare questa wishlist, ovvero tutti quegli aspetti a cui penso sin dall’uscita di GTA V (ma anche antecedenti) e che desidererei vedere implementati in futuro. E no, niente auto che hanno bisogno del pieno di benzina per funzionare. Per cortesia.
Praticamente da sempre, GTA rappresenta l’emblema del fancazzismo fatto videogioco. E non fraintendetemi, in quanto lo considero un punto di forza non da poco, sia per il mood ricreato che per l’aspetto puramente ludico. Ciò nonostante, sono molti gli utenti (me compreso) che hanno trovato la trama di GTA V un po’ troppo caricaturale. Un fattore che inizialmente può rivelarsi divertente ma che, alla lunga, rischia facilmente di stuccare.
Viviamo in un’epoca in cui la drammatizzazione delle idee, anche nell’arte videoludica, necessita di maggiori sfaccettature. Se fino a qualche anno fa bastava un gameplay particolarmente riuscito per risollevare un plot mediocre, adesso non è più così. Ciò ovviamente non significa snaturare un prodotto. Nessuno di noi vuole che GTA 6 diventi un’opera noir o che siano abbandonati siparietti assurdi come le missioni di Barry in GTA V. Tuttavia, un pizzico di “serietà” in più non sarebbe cosa sgradita.
Visto l’andazzo del mercato, ci sono buone probabilità secondo cui anche GTA 6 sarà un gioco molto incentrato sulla componente online. Lo abbiamo visto con il quinto capitolo, per il quale i DLC offline sono praticamente morti, e mi augurerei che non si abusi di questa tendenza in futuro, anche se, ahimè, ne dubito. Se proprio dovessi cercare un compromesso, non sarebbe affatto male assistere ad un intreccio fra la campagna single-player e quella multi-player.
Magari delle sidequest da effettuare nel mondo online ed il cui esito si ripercuota anche nella modalità in solitaria. Ci sono già stati alcuni primi tentativi, come ad esempio l’indice azionario BAWSAQ in GTA V, ma la vera novità l’avremmo con qualcosa di più incisivo ai fini del gioco.
Quello raccontato in GTA è un mondo vasto, vivo e a dir pieno ricolmo di dettagli. Ciò si nota in molti frangenti, uno fra questi la popolazione che lo abita. Numerosa, variegata e che, anziché comportarsi in maniera asettica, conduce una vita propria, restituendo un certo grado di genuinità. Tutto molto bello, se non fosse che, spesso e volentieri, l’intelligenza artificiale di questi NPC risulta alquanto discutibile.
Avete presente quando in GTA V vi ritrovate a sostare accanto ad un pedone e lo vedete immediatamente triggerarsi per poi scappare, attaccarci o addirittura chiamare la polizia? Ecco. Va bene essere paranoici, ma a tutto c’è un limite, soprattutto se la cosa si ripete sovente. Senza considerare i tanti, troppi incidenti innocui che spesso e volentieri provocano la morta istantanea dell’investito (ma mai la nostra).
Un’altra delle componenti fondamentali di GTA è l’attinenza alla realtà. In ogni capitolo viene raccontata la storia di una nazione, di una città o di un rango sociale, in maniera molto caustica ma al contempo calzante e coesa all’epoca in cui viene contestualizzata. Di conseguenza, vedere al giorno d’oggi città come Liberty City (New York) o Los Santos (Los Angeles) con così poca varietà etnica fra la popolazione lascia quantomeno straniti.
Non fraintendetemi, però. Sono conscio che nei vari capitoli ci siano stati più e più esponenti razziali. Ma, appunto, si trattava di personaggi a sé stanti o comunque rappresentanze molto sparute rispetto a quella che è poi la maggioranza degli NPC. Certo, ci sarebbe anche il discorso legato all’assenza dei bambini nel gioco, mancanza che potrebbe essere magari mitigata con l’aggiunta di più personaggi adolescenti a giro per la mappa.
Questa è sicuramente una delle “falle” che più ho accusato nel corso del tempo. In GTA IV qualcosina in questa direzione era stata fatta, con la possibilità, ad esempio, di poter entrare nelle hamburgerie a farsi uno spuntino. Ma chi non vorrebbe avere accesso a più edifici, senza necessariamente ripiegare sulle (poche) proprietà? Immaginate di poter entrare all’interno di un ospedale, oppure in un ristorante o in una caffetteria, magari sfondando la vetrata con una macchina in un raptus omicida. You may say I’m a dreamer…
Questo punto si ricollega proprio a quello precedente. Non si può parlare di proprietà tralasciando il discorso legato alla personalizzazione. Visto che è possibile customizzare i veicoli, perché non le case? Poterle modificare ad hoc in quanto a colorazione, arredamento e così via, soprattutto nell’offline. Questo aggiungerebbe un tocco di originalità in più, non limitando le proprietà soltanto ad essere un mero checkpoint.
L’ideale sarebbe poter creare la propria casa partendo da 0. Gettare le fondamenta, sfruttare lo spazio a disposizione per ergere i muri, scegliere il tipo di pavimentazione. Dopodiché passare al mobilio, con forniture anche interattive. Penso ad esempio ad un tavolo da biliardo, così come un flipper, una jacuzzi e così via. E poi in salotto, accanto al caminetto, ci starebbe così bene una smart TV da 60″. Cosa? Qualcuno ha detto The Sims?
Mentre Vice City ed il IV erano ambientati in toto all’interno di città specifiche, con GTA V abbiamo goduto di una maggiore differenziazione degli ambienti, divisi fra città, spiaggia, costiera, montagna, deserto, palude e tanti altri. Tutto sta ovviamente alla città scelta, in quanto una Los Angeles si presta maggiormente a questo sviluppo geografico piuttosto che una New York, per dire.
Per quanto in tanti desidererebbero vedere come protagonista una città europea, come potrebbero essere Londra o Berlino, a mio avviso il team di sviluppo difficilmente si sposterà così radicalmente dal territorio americano. Non sarebbe affatto male un’ambientazione basata su più città. Mixando città con differenti proprietà geografiche concentrate in quella determinata zona si eviterebbe così quella fastidiosa sensazione che si ha quando si passa di punto in bianco da una zona desertica ad un bosco fitto di vegetazione.
Il meccanismo sarebbe bene o male il medesimo di GTA V, con vari protagonisti sparsi per il continente, la cui trama finirebbe per intrecciarsi e far sì che questi si spostino fra le città ed interagiscano fra loro. Magari spostandosi tramite aereo o treno ed utilizzando una animazione simile a ciò che avviene in GTA V quando si cambia personaggio.
Una delle aggiunte che ho gradito più di tutte in GTA V è l’aggiunta del ragdoll, ovvero il poter buttarsi a peso morto in fase di salto. Non tanto per la sua dubbia utilità, quanto per il divertimento e la consapevolezza che esista questa possibilità di movimento. Sapere di avere a disposizione più comandi oltre ai classici “Corri, salta e accovacciati” dà al tutto un respiro più ampio, senza limitare la fantasia (ed il cazzeggio sfrenato) dei giocatori.
Tutto molto bello: peccato che in GTA V non è possibile compiere azioni leggermente più ardite, come arrampicarsi su qualcosa che sia pochi cm più in alto del limite prestabilito nel gioco, oppure lanciarsi da un terrazzo ed arrampicarsi su quello a fianco, per dire. Ok, il prossimo GTA non avrà controlli in stile Mirror’s Edge, ma chi di voi non vorrebbe una più ampia libertà di movimento?
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