Di recente, il colosso statunitense ha riformulato le condizioni di rimborso in Europa per quanto riguarda “i prodotti” acquistabili nel Google Play Store. Le tempistiche sono state allungate, allineandosi agli standard europei. Eppure c’è qualcosa che non quadra: andiamo a scoprire i cambiamenti in arrivo.
Nonostante tantissime app siano disponibili gratuitamente – magari anche grazie alla presenza di Ad – ci sono applicazioni che sono scaricabili esclusivamente a pagamento. Ce ne sono alcune, invece, che offrono dei servizi e altre ancora acquisti in-app. Ma una cosa è certa: l’azienda di Mountain View offre un servizio di rimborso, nel caso in cui gli utenti non siano soddisfatti dei loro acquisti. A partire dal 28 marzo, le politiche del Google Play Store nel territorio europeo in merito ai rimborsi hanno subito alcuni cambiamenti.
La finestra temporale per richiedere il “reso” è stata ampliata a ben 14 giorni, ma ciò è valido solo per le applicazioni che offrono dei servizi digitali. Accedendo a tali servizi tramite la piattaforma di Google si avrà diritto ad un rimborso completo entro le prime due settimane dall’acquisto. Dopodiché non sarà più possibile ottenere il suddetto rimborso, “a meno che i servizi non siano difettosi, non disponibili o non funzionino come dichiarato”.
Purtroppo però, tale tempistica vale esclusivamente per i servizi. Se acquistate un’applicazione o un gioco a pagamento, in questo caso la finestra di tempo per procedere con il reso è tutt’altro che ampia. Si parla di appena due ore. Invece, per quanto riguarda i contenuti di Google Play Film, Play Music, Play Libri e Play Edicola, le tempistiche sono di 7 giorni dalla data dell’acquisto. Per maggiori informazioni, vi rimandiamo alla pagina ufficiale in merito alle politiche di reso.
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