Il mercato globale di smartphone è in declino: ecco i dati di TrendForce

Sembra che il mercato globale degli smartphone sia destinato a perdere forza nel corso di questo 2018. Secondo un nuovo studio condotto da TrendForce, la sua crescita durante l’anno diminuirà del -2.8%. In un settore che possiamo senz’altro definire uno dei più competitivi in assoluto, saranno molte le aziende produttrici a dovere far fronte ad un notevole calo delle vendite. Stando a quanto affermato dallo studio, soltanto Apple e Nokia potranno sperare in una crescita durante i prossimi mesi.

Questa situazione di stallo potrebbe indurre molti brand a lanciare offerte in modo sempre più aggressivo, nella speranza di riuscire ad accaparrarsi in qualche modo una fetta di un mercato in declino. Questo avrebbe ovviamente come conseguenza una riduzione dei loro margini di profitto, spiegano gli esperti di TrendForce.

Nei prossimi anni sarà l’India a trascinare il mercato globale di smartphone

In ogni caso, gli effetti di tutto ciò risulteranno evidenti sul mercato globale solo a lungo termine. Per il momento, infatti, ci si aspetta che Samsung mantenga il controllo di oltre un quinto del mercato nel 2018. Apple e Huawei rimarranno rispettivamente al secondo e terzo posto per quanto riguarda le vendite di smartphone a livello mondiale.

Considerata la saturazione del mercato in territorio cinese, Xiaomi potrebbe riuscire a prendere il posto di OPPO e Vivo. Tuttavia, va ricordato che la rapida crescita di cui è stata protagonista l’azienda si basa soprattutto sul suo successo in terra indiana. L’India, infatti, rappresenta il mercato di smartphone in più rapida crescita a livello mondiale, oltre che l’unico Paese che conta ancora centinaia di milioni di potenziali acquirenti, molti dei quali non sono ancora entrati in possesso del loro primo smartphone.

Complessivamente, l’aumento dei costi dei componenti e un generale calo della domanda continueranno a rallentare il mercato globale di smartphone. Tuttavia gli esperti di TrendForce affermano che potrebbe essere proprio l’India ad impedire la completa stagnazione del mercato stesso nei prossimi anni.

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