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IoT, salute e 5G: il futuro secondo Taiwan Excellence al MWC 2018

Il Mobile World Congress non è solo una delle vetrine preferite dai colossi tecnologici per il lancio di nuovi prodotti, ma anche il luogo ideale dove discutere le nuove tendenze per il futuro. All’evento Taiwan Excellence di questo MWC 2018 un intero paese, attraverso marchi come Advantech e D-Link, ha cercato di esprimere la sua visione su IoT, salute e 5G. Ecco quello che ci hanno detto.

MWC 2018: IoT, domotica, salute e 5G secondo Taiwan Excellence

Al nostro ingresso nella piccola sala conferenze il palco era occupato da Robelf, un simpatico robot domestico alto 85 centimetri per 7 Kg di peso e pensato controllare tutte le funzioni delle smart home del futuro. Grazie al riconoscimento vocale e facciale questo droide può pattugliare la casa, raccontare storie e insegnare: un chiaro segno di quale sia la direzione che la tecnologia prenderà nei prossimi anni secondo Taiwan Excellence.

Advantech: 5G e intelligenza artificiale alla base della rete

Primo brand a salire sul palco è stato Advantech, colosso tecnologico che ha descritto un futuro basato su reti 5G di tipo SDN (Software Defined Networking) e NFV (Network Function Virtualization). Grazie a queste tecnologie i network saranno molto più scalabili, economici e preformanti, caratteristiche fondamentali per rendere possibile una sempre più diffusa comunicazione tra le macchine.

A monte del network secondo Advantech troveremo poi un’intelligenza artificiale sempre più potente e in grado di apprendere velocemente, necessaria per gestire gli “smart device” e, sopratutto, l’intera rete.

D-Link: proteggere le smart home

Una rete più potente ed intelligente non è necessariamente un posto sicuro per i nostri dati personali, raccolti in continuazione dai nostri dispositivi smart e, in futuro, anche dalle nostre case. D-Link ha quindi riproposto il router come terminale “domestico” per la sicurezza delle smart home, in grado di lavorare ancora una volta in base alle indicazioni di una potente AI ospitata in cloud.

Il nuovo router D-Link AC2600, basato sul SoC GRX350 di Intel, costruito in collaborazione con MacAfee e compatibile con Alexa rappresenta secondo l’azienda il punto di arrivo ideale di questo ragionamento. Grazie alla possibilità di imparare e prevenire possibili attacchi, in particolare, dovrebbe ridurre le ansie di chi teme per il destino dei dati raccolti dai nostri dispositivi smart.

Le possibili applicazioni: Secomm

Una volta creata l’infrastruttura è necessario trovare le giuste applicazioni per sfruttarla al meglio. Secomm ci ha quindi parlato delle sue soluzioni dedicata a case, condomini e negozi smart, spiegandoci come una rete di sismografi collegata in cloud possa ad esempio avvisare le utenze di possibili terremoti, interrompere l’erogazione di gas e bloccare le funzioni dei macchinari per minimizzare eventuali danni. Una realtà, questa, a Taiwan.

Altra possibile applicazione è quella dello smart parking, in grado di ridurre il tempo necessario a trovare un posto auto e, di conseguenza, traffico e inquinamento.

Salute e controllo: Botpartner, IEI, iXensor

La parte più ricca del mondo continua a veder crescere l’età media e la speranza di vita dei suoi cittadini, un fenomeno descritto da Gabriel Chao di iXsensor come “silver wave”. Non stupisce quindi che gran parte delle applicazioni mostrate nella parte finale della conferenza riguardino il monitoraggio della salute e la una migliore comunicazione tra personale sanitario professionale e utenti.

Secomm ha quindi parlato della sua rete di defibrillatori, tutti collegati alla rete per verificarne il funzionamento. Botpartner ha introdotto MyPasson, in grado di contattare i soccorsi in caso di cadute accidentali. IEI un’intera gamma di prodotti dedicati agli ospedali in grado di digitalizzarne e migliorarne i servizi.

Non manca poi AfoBot, sempre prodotto da IEI, “Home Companion RobotAndorid in grado di tenere traccia dei progressi medici e comunicare eventuali anomalie all’ospedale più vicino. Uno strumento che avrebbe ben poco senso in mancanza di sensori in grado di monitorare i parametri vitali e, come nel caso di quelli mostrati da iXensor, effettuare analisi più complesse come quelle del sangue.

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