Da sempre associare le parole “Amazon“ e “lavoro” significa generare una polemica. Questo per via delle numerose polemiche che ruotano attorno al trattamento riservato ai propri dipendenti. E sicuramente la notizia odierna non potrà che alimentare il tutto, visto che si parla di una sorta di smartband per tracciare i movimenti degli stessi.
Secondo le informazioni ottenute dal portale GeekWire, nel 2016 Amazon ha depositato alcuni brevetti relativi a questa smartband. Tracciando il movimento delle braccia, tramite onde radio e ad ultrasuoni, sarebbe in grado di comunicare al dipendente se sta sistemando l’oggetto nello scaffale giusto, per esempio. In caso contrario, il braccialetto emette un feedback aptico, al seguito del quale il lavoratore potrà leggere sul display la corretta posizione. Questo per ottimizzare i tempi ed evitare eventuali errori di magazzino.
Capirete, quindi, come ciò risulti un argomento piuttosto controverso. È giusto dal punto di vista etico sapere i movimenti di un dipendente? Non si rischia di andare incontro ad un’eccessiva invasione dei propri spazi? Domande che, come al solito, possono avere più risposte a seconda del punto di vista. Qualcuno potrebbe giustamente replicare che nessuno è obbligato in alcun modo a lavorare per un’azienda che reputiamo incompatibile con la propria morale. Insomma, si tratta di un argomento piuttosto spinoso e del quale con molta probabilità si sentirà parlare ancora a lungo.
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