Le catene di Sant’Antonio hanno sempre costituito una scocciatura sin dall’era pre-digitale. Recentemente il diffondersi prima di SMS e poi di Whatsapp ha favorito e facilitato la proliferazione di tali catene e le “credenze” in esse contenute.
Non è certo la prima volta che gli utenti ricevono un messaggio da un contatto in rubrica secondo il quale presto esso diventerà a pagamento. L’unico modo che si ha per scongiurare tale evenienza è quello di inoltre il messaggio ad un numero minimo di contatti (tipicamente 20).
Negli ultimi giorni il contenuto di questo messaggio (secondo le segnalazioni di molti utenti) si è arricchito di nuovi dettagli, quasi allegorici. In data 3 gennaio WhatsApp è stato acquisito dal fantomatico magnate cinese Yong Lin. Quest’ultimo ha pensato bene di renderlo a pagamento per recuperare l’investimento fatto!
Ogni messaggio costerà 0.01 euro, ma se si inoltrerà questa comunicazione ad almeno 20 contatti, magicamente l’icona del programma diventerà blu e saremo nell’Olimpo dei fortunati utilizzatori gratuiti dell’app!!!
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Abbiamo trattato l’argomento in maniera piuttosto scherzosa. Ovviamentenon ci risulta alcun riferimento ufficiale ad una tale notizia. Una tale evenienza sarebbe stata annunciata con largo anticipo dalle aziende coinvolte, e non di certo con soli 10 giorni di preavviso.
Siamo certi che molti di Voi che ci seguono non incappano in tali catene. Nonostante tutto, molte persone ancora ci credono, inoltrando così il messaggio a tutta la rubrica creando falsi allarmismi o infastidendo altre persone.
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