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Recensione Wavefun X-Pods: auricolari true wireless economici

Il lancio degli AirPods da parte del colosso di Cupertino ha generato, attraverso il noto “effetto emulazione”, una vera e propria primavera del segmento degli auricolari stereo del tutto privi di cavi. In questo contesto di grande attenzione mediatica sono nati gli Wavefun X-Pods, in-ear “true wireless” economici e dalle buone caratteristiche.

Nel corso dell’ultimo anno si sono quindi moltiplicate le proposte in questa particolare nicchia di mercato con soluzioni (e questa è la vera novità del 2017) adatte a tutte le tasche. Riusciranno questi auricolari a competere ad armi pari con i modelli più blasonati?

Recensione Wavefun X-Pods: auricolari true wireless economici

Packaging

Aprendo la confezione di vendita, in semplice cartone bianco e con design a cassetto, possiamo accedere immediatamente al prodotto e alla dotazione inclusa dal produttore. Il box in particolare contiene:

  • Auricolari con earbuds di dimensioni medie;
  • dock di ricarica con batteria integrata da 220 mAh;
  • earbuds di ricambio (taglia S e L) in gomma;
  • cavo microUSB per la ricarica da 15 cm;
  • guida rapida all’utilizzo e guida completa (in inglese).

Design e materiali

Gli auricolari Wavefun X-Pods sono immediatamente visibili sotto il coperchio semitrasparente del dock di ricarica, costruito in materiale plastico e pensato per essere utilizzato anche come custodia durante gli spostamenti.

Gli auricolari fanno affidamento su un design semplice e dalle curve morbide, con earbuds inclinati rispetto al corpo per garantire un maggiore comfort. Per ridurre le possibilità di movimento nel canale uditivo (aspetto particolarmente importante quando non si adottano sistemi di sostegno) il produttore ha tuttavia scelto di aumentare leggermente il diametro della sede degli earbuds che, con i suoi 5.4 mm, potrebbe dare qualche fastidio agli utenti dotati di canali uditivi più stretti.

Wavefun X-Pods a confronto con Xiaomi Mi Pro HD

I due auricolari destro e sinistro, fatta eccezione per le scritte, appaiono esteriormente del tutto identici sebbene siano pensati per lavorare in modalità master-slave. Accanto all’earbud troviamo i due contatti per la ricarica, mentre la parte superiore della scocca è interamente occupata da un tasto in plastica trasparente sotto il quale è visibile il led di stato e il logo del produttore. Questa simmetria implica che sia possibile utilizzare i comandi degli auricolari da entrambi i lati, per la gioia dei mancini e la comodità di tutti.

Sul fronte delle misure, infine, il singolo auricolare pesa poco più di 5 grammi in un corpo da 25.3 x 17.3 x 29 mm, mentre il dock tocca i 30 grammi in 68.5 x 28.2 x 32.5 mm. Complessivamente il prodotto mostra buona solidità e qualità costruttiva.

Specifiche tecniche

  • Design true wireless;
  • Modalità mono / stereo;
  • Bluetooth 4.1;
  • batteria da 45 mAh in ogni auricolare;
  • DSP per la cancellazione del rumore;
  • microfono integrato;
  • chipset Airoha AB1511J;
  • supporto A2DP (niente aptX), HFP, HSP, AVRCP.

Connettività e autonomia

Se la connessione dell’auricolare destro in modalità mono è semplice ed intuitiva, per effettuare il primo collegamento in modalità stereo è bene affidarsi alle istruzioni del produttore. Una volta presa la necessaria confidenza, in ogni caso, il sistema di pairing si rivela semplice da utilizzare (è di solito sufficiente accendere l’auricolare slave -il sinistro- per ottenere in pochi secondi la connessione automatica al master) e abbastanza affidabile.

Nella media la connettività, basata sul protocollo Bluetooth 4.1, che può sopportare effettivamente i 10 metri di distanza in campo libero dichiarati dal produttore ma occasionalmente (e con una sola delle sorgenti di prova) ha mostrato qualche incertezza.

Nulla da ridire, infine, sull’autonomia: le 2 ore e 10 minuti a volume massimo non sono certo entusiasmanti, ma grazie alla batteria integrata nel dock è possibile ricaricare in mobilità gli auricolari (una carica completa richiede circa 50 minuti) ed arrivare ad un dignitoso totale di 5 ore e 30 minuti di autonomia, in linea con quanto offerto dai competitor.

Wavefun X-Pods: l’audio

Eccoci infine al cuore della nostra recensione, pronti finalmente a giudicare l’audio di questi auricolari true wireless. Nonostante il mancato supporto ad aptX e l’assenza dal cartellino delle specifiche delle più basilari indicazioni sulla qualità degli speaker (range di frequenza, distorsione armonica…), questi Wavefun X-Pods si sono dimostrati in grado di garantire sessioni di ascolto assolutamente godibili.

Questo non vuol dire naturalmente che il suono sia tanto fedele e preciso da resistere alle critiche di un pubblico audiofilo: i bassi, sebbene ben presenti, risultano un po’ impastati e non particolarmente corposi; le medie frequenze sono buone; quelle alte non abbastanza definite e presenti da essere considerate eccellenti. Non si può in generale parlare di “vera” alta fedeltà e il soundstage non è troppo ampio. Il volume massimo, poi, è ben sotto alla soglia del dolore, caratteristica che indubbiamente non piacerà a molti.

Nulla da ridire sull’isolamento acustico, garantito passivamente dal sistema in ear, sufficiente nella maggior parte degli scenari. Promossa infine la vestibilità, con le cuffie che grazie alla loro leggerezza tendono a rimanere ben salde nell’orecchio anche durante l’attività fisica la corsa.

Sul fronte dell’audio in chiamata, per concludere, il flusso riprodotto appare sempre chiaro (merito del buon comportamento degli speaker sulle medie frequenze) mentre il microfono non sembra essere sempre in grado di gestire gli scenari più impegnativi e rumorosi. Non possiamo quindi promuovere pienamente gli auricolari (che durante le chiamate passano in automatico alla modalità mono sul solo canale destro) nell’utilizzo come headset.

Conclusioni

Abbiamo appena visto come il comparto audio di queste Wavefun X-Pods sia ben lontano dai desideri del pubblico più esigente. Difetti mortali per qualsiasi cuffia cablata, ma che (purtroppo) rientrano nella norma quando si parla di auricolari wireless anche ben più costosi.

Questo prodotto non è quindi perfetto, ma non sfigura se inserito nel contesto dei suoi competitor basati sul protocollo A2DP riuscendo sempre a garantire prestazioni più che sufficienti per un utilizzo “distratto” (ad esempio nei mezzi pubblici o durante l’attività fisica).

Gli auricolari true wireless Wavefun X-Pods sono attualmente disponibili su Amazon ad un listino che non supera la soglia psicologica dei 50 Euro. Attualmente è possibile acquistare molte soluzioni wired ben più fedeli e appaganti con lo stesso esborso ma, nella particolare nicchia di mercato delle cuffie true wireless, questo prezzo posiziona il prodotto nella fascia bassa del mercato pur garantendo una riproduzione audio ancora godibile.

Gli audiofili, detto in altre parole, farebbero bene a guardare altrove. Chi mette in primo piano la comodità del sistema true wireless può invece guardare con serio interesse a questo prodotto.

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